Google, in questo periodo, sembra essere decisamente un fiume in piena viste le tante novità che sta sfornando quasi quotidianamente. Non si fa in tempo a parlare della migliorata intelligenza artificiale del suo assistente vocale, Google Now, che è già tempo di parlare della nuova generazione dei Google Glass. Nel frattempo, tanto per non farci mancare niente, Moutain View mette anche mano al suo mai decollato social, Google Plus, e lo sottopone ad una sverniciatina funzionale che dovrebbe renderlo più appetibile. Tutto qui? Macché!
In un comunicato ufficiale relativo alla sicurezza, sul blog ufficiale dell’azienda, Google annuncia una nuova implementazione della sicurezza relativa alla sua casella postale Gmail. Secondo i tecnici di Brin e Paige, una ricerca condotta in partnership con le università del Michigan e dell’Illinois evidenzia come i server di posta non criptati siano quelli più soggetti ad attacchi hacker: per questo motivo l’app di Gmail (ma anche la versione web della medesima) si premurerà di avvertirci nel caso che un messaggio di posta provenga da un server non criptato (Google, ovviamente cripta i suoi server…ma anche Yahoo e Microsoft lo fanno da qualche tempo). Piccola domanda: le app postali di terze parti che gestiranno le Gmail saranno abilitate ad avere la medesima feature?
Altro giro, altra novità. Questa volta riguardante Google Foto. Come sappiamo, il servizio citato consente di salvare le foto online in qualità “originale” (spazio limitato ma espandibile a pagamento) o a 16 MB (spazio illimitato). Con il prossimo aggiornamento, prima per la versione web e poi per le app mobili, Google Foto consentirà di eseguire il downgrade a 16 MB della foto già caricate in modalità originale così da ricavare spazio per nuove, eventuali immagini.
Assieme a tale feature, il servizio di cyberlocker fotografico di Google guadagnerà anche l’opzione per cancellare automaticamente le foto dalla memoria fisica, interna o microSD, del nostro device. Purché – ovviamente – siano già state caricate online.
Concludiamo infine, con una notizia riportata direttamente dal Wall Street Journal e inerente un accordo tra Google e Facebook. In base a questa collaborazione che avrà i suoi effetti, a breve, su Chrome per Android, potremo utilizzare il browser di Mountain View per eseguire ricerche di contenuti Facebook (es. post, pagine e profili) che, però, saranno visualizzati nell’app Facebook. Resteranno escluse dalle query di Chrome/Google, naturalmente, le informazioni condivise in modalità privata.