Google Gemini Live, Android 16 e il ritorno della musica su YouTube: tutte le novità di Google

Con l'arrivo di ottobre 2024, Google sorprende gli utenti con importanti novità, dall'assistente vocale Gemini Live all'anticipazione di Android 16. A completare il quadro, YouTube riporta in catalogo brani iconici di artisti noti, segnando un mese ricco di aggiornamenti.

Google Gemini Live, Android 16 e il ritorno della musica su YouTube: tutte le novità di Google

Google ha recentemente annunciato una novità entusiasmante per gli utenti: Gemini Live, il suo assistente vocale innovativo, è ora disponibile gratuitamente per tutti. Ma le novità non finiscono qui; gli appassionati di tecnologia possono anche aspettarsi l’arrivo anticipato di Android 16, mentre YouTube ha ripristinato tutti i brani rimossi nei giorni scorsi. 

Novità per Gemini Live

Google ha recentemente annunciato una novità entusiasmante per gli utenti Android: Gemini Live, il suo assistente vocale innovativo, è ora disponibile gratuitamente per tutti. Inizialmente riservato agli abbonati Advanced, Gemini Live ha suscitato l’interesse degli utenti fin dal suo lancio. Questo aggiornamento rappresenta un passo significativo per Google, che ha deciso di estendere l’accesso al servizio a una base più ampia di utenti, assicurando così che sempre più persone possano beneficiare delle sue funzionalità avanzate.

Tuttavia, c’è una piccola nota dolente: al momento, la versione gratuita di Gemini Live è disponibile esclusivamente in inglese, ma Google ha promesso che altre lingue, tra cui l’italiano, verranno aggiunte in futuro. Oltre alla disponibilità gratuita, Google ha presentato dieci nuove opzioni vocali per Gemini Live. Queste voci non solo offrono una maggiore varietà di accenti e tonalità, ma sono anche progettate per trasmettere emozioni in modo più convincente, migliorando così l’esperienza utente.

I nomi di queste voci si ispirano a costellazioni e fenomeni celesti, continuando il tema astronomico del servizio. Per esempio, “Nova” ha una voce calma e di media gamma, mentre “Orion” si distingue per la sua profondità. Altre voci, come “Capella“, presentano un accento britannico, aggiungendo un ulteriore livello di personalità al sistema. La gamma di opzioni vocali è pensata per rendere le interazioni con l’assistente più simili a conversazioni umane, con l’intento di migliorare l’immediatezza e l’efficacia della comunicazione tra uomo e macchina. Google sottolinea come il motore vocale utilizzato per queste nuove voci consenta di gestire le interazioni in modo più naturale e fluido. Questo aggiornamento non solo arricchisce l’esperienza utente, ma rappresenta anche un progresso significativo nella tecnologia di sintesi vocale.

La capacità di esprimere emozioni e modulare il tono in base al contesto rende Gemini Live uno strumento ancora più potente e versatile per gli utenti Android. Un’altra importante novità riguarda l’espansione di Gemini Live su iOS. Sebbene non sia stata comunicata una data precisa per il lancio su questa piattaforma, Google ha confermato che il servizio arriverà nelle prossime settimane. Ciò permetterà a un numero ancora maggiore di utenti di esplorare le funzionalità avanzate di Gemini Live, rendendo il servizio accessibile non solo agli utenti Android, ma anche a quelli Apple. 

Inoltre, Google sta lavorando su ulteriori estensioni per Gemini Live, che consentiranno agli utenti di accedere rapidamente a diverse applicazioni popolari, come Gmail e YouTube Music, direttamente attraverso l’assistente. Questa integrazione migliorerà ulteriormente la comodità e l’efficienza del servizio, semplificando l’esperienza quotidiana degli utenti.

Anticipi e novità di Android 16: un nuovo capitolo con ‘Baklava’

Android 16 si prepara a fare il suo debutto anticipato, portando con sé un cambiamento nella tradizionale nomenclatura che ha caratterizzato le versioni del sistema operativo di Google. Secondo fonti attendibili, la release è prevista tra aprile e giugno 2025, un anticipo significativo rispetto ai rilasci degli anni passati, che si sono solitamente concentrati nel terzo trimestre dell’anno. Questo slittamento temporale potrebbe essere strategico, con aziende come Qualcomm e MediaTek che cercano di posizionarsi prima rispetto alla concorrenza. Infatti, una tempestiva disponibilità di Android 16 permetterebbe a Google di evitare situazioni imbarazzanti come quella dell’anno scorso, quando i nuovi Pixel sono stati lanciati con una versione precedente del sistema operativo, generando confusione tra gli utenti.

La nuova versione, soprannominataBaklava“, segna una ripartenza nella nomenclatura, passando dalla tradizionale associazione con i dolci e i dessert dall’inizio dell’alfabeto a una curiosa ripresa dalla “B”. Questo cambio di rotta ha suscitato interrogativi tra gli appassionati, in particolare riguardo alla scomparsa della lettera “A” nella sequenza. In aggiunta, Android 16 porterà con sé una serie di nuove funzionalità già avvistate nelle versioni beta, come un completo supporto per le app in finestra, un redesign dell’app Impostazioni in linea con il Material You, un sistema di notifiche ottimizzato, e molte altre novità che mirano a migliorare l’esperienza utente su tablet e smartphone. Con queste innovazioni, Google sembra intenzionata a ridefinire l’interfaccia e le funzionalità di Android, creando un ambiente più fluido e personalizzabile per gli utenti.

YouTube ripristina la musica di Sesac: tutti i brani torneranno disponibili

Il tumulto che ha caratterizzato il weekend è ormai alle spalle: YouTube ha raggiunto un nuovo accordo con Sesac, ripristinando la disponibilità di brani iconici di artisti come Bob Dylan, Green Day, Adele e Nirvana, che erano stati rimossi dalla piattaforma a causa di dispute legate ai diritti d’autore. La scadenza del precedente accordo era fissata per il 1° ottobre 2024, ma YouTube ha scelto di rimuovere anticipatamente i brani per evitare complicazioni in caso di mancato rinnovo. Fortunatamente, le trattative sono state rapide e proficue, come confermato da Mariana De Felice di YouTube, che ha annunciato il raggiungimento di un’intesa per garantire una compensazione equa per gli autori e gli editori rappresentati da Sesac.

Questa organizzazione, sebbene più piccola rispetto a BMI e Ascap, rappresenta oltre 15mila artisti e gestisce i diritti di più di 1,5 milioni di canzoni. Con il ripristino imminente dei brani rimossi, YouTube respira un sospiro di sollievo, soprattutto dopo le recenti lamentele degli utenti riguardo agli aumenti del prezzo di abbonamento a YouTube Premium. La piattaforma, già in fase di recupero dell’immagine tra gli abbonati storici, può ora focalizzarsi sulla sua missione di offrire un accesso completo e ininterrotto alla musica.

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