Dopo la notevole carrellata di novità di inizio Febbraio, Google Foto, il noto servizio di sincronizzazione di foto e video su cloud, grazie al telelavoro dei dipendenti di Mountain View, torna a macinare migliorie, sia per la controparte web, che per quelle mobili.
La prima novità da ascrivere a Google Foto riguarda la sua versione accessibile da browser web che, da oggi, arricchisce le informazioni di contesto disponibili per ogni scatto, e già da tempo comprensive di dettagli come il modello e la risoluzione della fotocamera usata, la data e il luogo dello scatto, il peso dello stesso, etc.
Tra queste annotazioni, d’ora innanzi, si registreranno anche le voci “condiviso da”, nel caso di scatti che – nella libreria – provengano da altri utenti, e “caricato da”, con l’indicazione del dispositivo (smartphone Android/iOS, Google Drive magari via client “Backup e sincronizzazione”, o browser web) da cui è stato caricato lo scatto.
A favore della variante Android di Google Foto, invece, è in corso di rilascio una funzione che rende più evidente il contributo di Lens allorché si apre un’immagine che contenga del testo: in precedenza, per sfruttare Lens, magari per tradurre qualche parola presente nell’immagine, aperta quest’ultima a dimensione intera, si doveva premere in basso sull’icona dell’obiettivo mentre ora, nella medesima situazione, comparirà un avviso “Copia testo da immagine” che, se premuto, aprirà Lens con la consueta pletora di possibilità, tra cui copiare il testo, tradurlo, o cercarlo in Internet.
Con l’arrivo della release v4.45 di Google Foto per Android, secondo i leaker di XDA Developers, Google si è messa al lavoro anche su altre novità, non ancora pronte, ma già evidenti sottotraccia: in Memorie, ove da oggi è possibile ordinare stampe e fotolibri (quantomeno in alcuni mercati), presto si potranno visualizzare i ricordi in base ad alcuni parametri temporali (highlights recenti, foto delle ultime settimane, anni precedenti, etc). Inoltre, se abbonati al cloud storage Google One, presto si potranno sfruttare alcuni imprecisati tool premium per l’editing.