Google Foto introduce metadati AI: maggiore trasparenza per le immagini modificate

Con un nuovo aggiornamento, Google Foto segnala chiaramente le modifiche effettuate tramite AI, permettendo agli utenti di distinguere quando l’intelligenza artificiale ha contribuito all'editing di una foto, per una maggiore trasparenza e autenticità visiva.

Google Foto introduce metadati AI: maggiore trasparenza per le immagini modificate

Google ha annunciato un importante aggiornamento per Google Foto, che migliora la trasparenza delle modifiche apportate dall’intelligenza artificiale (AI) nelle immagini. Questa nuova funzionalità offre agli utenti la possibilità di sapere quando una foto è stata modificata tramite strumenti basati sull’AI come Magic Editor, Magic Eraser e Zoom Enhance. Attraverso i metadati, l’app segnalerà chiaramente l’intervento dell’AI, permettendo una migliore comprensione delle modifiche apportate e sostenendo un uso responsabile dell’intelligenza artificiale.

 John Fisher, Engineering Director di Google Photos e Google One, ha evidenziato come questo aggiornamento faccia parte degli sforzi di Google per garantire un uso etico e trasparente dell’intelligenza artificiale, secondo i principi aziendali sull’AI. Fisher ha sottolineato l’importanza di fornire ai consumatori strumenti avanzati per la modifica delle immagini, ma al contempo di mantenere la fiducia e la trasparenza, un valore sempre più richiesto soprattutto nel contesto della creazione e modifica delle immagini digitali

L’obiettivo è evitare fraintendimenti o percezioni ingannevoli delle foto modificate, rendendo evidente quando l’AI ha modificato l’immagine. Questo approccio non solo aiuta a identificare le foto editate ma tutela anche la sicurezza e l’autenticità dei contenuti visivi, un aspetto cruciale per piattaforme online e social media dove le immagini vengono condivise e diffuse in tempo reale.  Google Foto utilizza standard tecnici consolidati per tracciare le modifiche effettuate con strumenti AI, conformandosi agli standard dell’International Press Telecommunications Council (IPTC). Grazie ai metadati IPTC, quando un’immagine viene modificata utilizzando strumenti come Magic Editor o Magic Eraser, nei dettagli dell’immagine si potrà vedere l’indicazione “modificato con Google AI“.

Questa etichetta sarà visibile in Google Foto insieme ad altre informazioni, come nome del file, posizione e stato del backup. L’aggiornamento riguarda anche le modifiche che combinano elementi di più foto per migliorare la qualità dell’immagine finale. Ad esempio, funzioni come “Best Take” e “Add Me”, disponibili sui dispositivi Pixel 8 e Pixel 9, utilizzano AI per unire scatti consecutivi, creando una foto che rappresenti al meglio i soggetti. Anche in questi casi, i metadati indicheranno chiaramente che l’immagine è stata generata tramite AI, specificando il tipo di modifica apportata e l’origine delle varie parti che compongono l’immagine.

Una delle novità principali di questo aggiornamento è la visualizzazione dei dettagli di modifica AI in modo immediato e accessibile. All’interno dell’app, accedendo ai dettagli di una foto modificata, gli utenti vedranno specifiche informazioni che chiariscono l’intervento dell’intelligenza artificiale. Le etichette applicate ai metadati saranno di facile interpretazione e includeranno indicazioni come:

Credito: “modificato con Google AI

Tipo di sorgente digitale: “modificato tramite intelligenza artificiale generativa” 

 Queste informazioni non solo rendono evidenti le modifiche, ma rispondono a un’esigenza di trasparenza sempre più diffusa, specialmente per i creatori di contenuti e i consumatori di immagini. Gli utenti potranno così decidere consapevolmente se condividere o meno le immagini modificate, sapendo che queste saranno accompagnate da informazioni di contesto che ne indicano l’autenticità e il processo di creazione.  Google ha ribadito che questo aggiornamento è solo l’inizio di un percorso verso una gestione sempre più responsabile delle tecnologie AI, raccogliendo costantemente feedback dagli utenti per migliorare la funzionalità. Come affermato da John Fisher, l’azienda prevede di esplorare ulteriori soluzioni per rendere ancora più trasparente e comprensibile l’utilizzo dell’AI nelle immagini.

Continua a leggere su Fidelity News