Google e la privacy: modalità incognito per Maps, autocancellazione attività YouTube

Google, nelle scorse ore, tramite un comunicato ufficiale nel proprio blog istituzionale, ha pubblicato la lista delle novità previste come in roll-out da questo mese per la tutela della privacy dei propri utenti: ecco di cosa si tratta, e come avvalersene.

Google e la privacy: modalità incognito per Maps, autocancellazione attività YouTube

Tramite un post pubblicato dal responsabile per la privacy, Google ha illustrato sulle pagine del proprio blog ufficiale le novità previste per il rispetto della riservatezza e la tutela del trattamento dei dati personali dei propri iscritti.

La prima novità in ottica privacy, già promessa da Google in occasione dell’evento I/O 2019, dopo i test condotti tramite beta nelle settimane scorse, risulta ufficialmente in roll-out per Android (con i device Apple coinvolti in un secondo momento). Si tratta della “modalità incognitoper le Google Maps che, una volta attivata via switch (“Turn on Incognito mode” o “Attiva la modalità Incognito”) dal profilo utente (in alto a destra nell’interfaccia), permetterà di eseguire tutte le ricerche di destinazione che si desidera, consci che né la posizione GPS dell’utente, né la meta cercata o raggiunta, verranno associati al profilo utente, onde personalizzarne l’esperienza d’uso sulle GMaps.

Non meno importante è quanto è in arrivo a favore di YouTube che, in questo momento, sta ereditando una funzione già introdotta a Giugno a favore dell’account generale dell’utente, nel quale si poteva impostare ogni quanto procedere all’eliminazione automatica del registro attività e posizioni. Ora, anche su YouTube si potrà programmare la cancellazione periodica delle proprie ricerche preferite.

Nel post in cui Mountain View annuncia sostanzialmente le iniziative previste per il mese della privacy, sono presenti anche diverse altre migliorie degne di menzione.

Tra queste, figura il supporto (da questo mese in inglese, e a seguire nelle altre localizzazioni linguistiche) ai comandi vocali per la tutela della privacy (con possibilità di chiedere ad Assistant come Google tuteli i nostri dati, o di cancellare ciò che abbiamo detto in una singola giornata o nell’ultima settimana): infine, il gestore delle password di Chrome si arricchisce di un sistema di checkup che si premura di ricordare all’utente se una data password sia riusata, debole, o soggetta ad una violazione dati su internet.

Continua a leggere su Fidelity News