Google, ad ogni avvio di primavera, cestina alcune sue applicazioni cadute in disuso. Quest’anno tocca a Google Picasa. Google, infatti, ha annunciato – sul blog di Google Photo – l’intenzione di cessare il supporto all’app Desktop Picasa entro il 15 Marzo, mentre – dal 1° Maggio – verrà spento anche il suo omologo sul cloud rappresentato dagli album di Picasa.
La storia di Picasa è breve ma ricca di gloria: in seguito all’acquisto di Idealab, Google aveva varato il servizio Picasa l’1 Gennaio del 2004. Per la precisione, si trattava del client Desktop che, installato sul computer, ne eseguiva la scansione alla ricerca di foto che, poi, indicizzava in raccolte cronologiche. Con il passare del tempo si sono aggiunte altre funzioni a questo programmino che, di solito, veniva offerto assieme al pacchetto Google Apps (assieme a Talk, ad una toolbar, ad una versione minimale di Norton, etc.): ricordiamo, con piacere, la scansione dei volti che permetteva di taggare le foto con i nomi dei nostri amici… funzione, poi, espansasi allorché nacque il social Google Plus.
Picasa non era solo questo; era anche un servizio di backup delle proprie foto sullo storage online che Google offriva ai suoi utenti (attualmente 15 GB): in pratica, gli album locali venivano trasformati in omologhi sulla nuvola, facendoci recuperare un bel po’ di spazio sui nostri computer fisici.
Tutto questo finirà progressivamente. Il 15 Marzo Google staccherà la spina all’app Picasa che continuerà a funzionare ma senza gli update funzionali e di sicurezza: potremo ancora usarla ma a nostro rischio e pericolo.
Il servizio online, invece, verrà chiuso l’1 di Maggio ma non preoccupatevi: i database delle immagini saranno trasferibili, con tutto il corredo di immagini, tag, didascalie e commenti, al servizio Google Foto che, difatti, prenderà il posto di Picasa. La procedura di migrazione, da Google Picasa a Google Foto, sarà semplice e verrà resa nota nelle prossime settimane.