Google Assistant va in pensione: Gemini AI rivoluziona l’assistenza virtuale

Google ha annunciato la fine di Google Assistant entro il 2025, sostituendolo con Gemini AI, un'intelligenza artificiale avanzata che promette un'interazione più potente e intuitiva su dispositivi smart.

Google Assistant va in pensione: Gemini AI rivoluziona l’assistenza virtuale

L’era di Google Assistant sta per giungere al termine, aprendo le porte a una nuova rivoluzione digitale: Gemini AI. L’annuncio ufficiale di Google segna un punto di svolta per milioni di utenti, poiché entro la fine del 2025 l’intelligenza artificiale avanzata Gemini sostituirà completamente l’attuale assistente virtuale su quasi tutti i dispositivi mobili. Questa transizione segna un’evoluzione tecnologica senza precedenti, con l’obiettivo di offrire un assistente più potente, versatile e profondamente integrato con i servizi Google.

L’implementazione di Gemini non riguarderà solo smartphone e tablet, ma si estenderà anche ad altri dispositivi, tra cui smartwatch, automobili, altoparlanti intelligenti e smart display. La promessa di Google è quella di garantire un’esperienza più fluida e intuitiva, con funzionalità ampliate che sfruttano la potenza dell’intelligenza artificiale generativa. L’azienda ha reso noto che milioni di utenti hanno già effettuato il passaggio a Gemini, sperimentando una nuova modalità di interazione con il proprio assistente digitale.

Coloro che non hanno ancora effettuato l’aggiornamento verranno gradualmente migrati nei prossimi mesi, con l’obiettivo di eliminare definitivamente Google Assistant dai dispositivi più moderni. Tuttavia, i dispositivi più datati, con Android 9 o versioni precedenti e meno di 2 GB di RAM, non riceveranno questa transizione e continueranno a utilizzare l’attuale assistente, almeno fino a quando il supporto non verrà completamente interrotto.

Ma cosa differenzia realmente Gemini AI da Google Assistant? La principale innovazione risiede nell’utilizzo avanzato dell’intelligenza artificiale, che permette a Gemini di comprendere meglio il contesto, generare risposte più naturali e fornire assistenza più personalizzata. L’assistente sarà in grado di svolgere compiti complessi, come la pianificazione dettagliata di un viaggio o la sintesi di lunghi documenti, offrendo agli utenti una produttività mai vista prima.

Oltre a migliorare le funzionalità già esistenti di Google Assistant, Gemini introdurrà nuove capacità, come la possibilità di gestire interazioni multimodali attraverso testo, voce e immagini. Ciò significa che gli utenti potranno chiedere informazioni in modi più vari e ricevere risposte più precise e pertinenti. Inoltre, Google ha annunciato che la sicurezza e la privacy saranno prioritarie, con un maggiore controllo da parte degli utenti su come e quando l’IA raccoglie e utilizza i dati personali.

Nel frattempo, la concorrenza osserva con attenzione. Apple, per esempio, ha dovuto posticipare il lancio della sua versione avanzata di Siri basata su intelligenza artificiale, lasciando a Google un netto vantaggio in questo settore. Questo ritardo potrebbe rappresentare un’opportunità per Gemini di affermarsi come il miglior assistente virtuale sul mercato, consolidando la leadership di Google nell’ambito dell’IA generativa. 

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