Il mondo dell’intelligenza artificiale continua a espandersi a ritmi vertiginosi, e negli ultimi giorni due novità hanno catturato l’attenzione degli utenti. Opera ha annunciato l’estensione delle funzioni AI di Gemini a tutta la propria famiglia di browser, comprendendo ora anche Opera One e Opera GX, dopo l’esordio su Opera Neon. L’aggiornamento più visibile riguarda il pannello laterale potenziato dall’AI, che consente agli utenti di ottenere riassunti automatici delle pagine web, confrontare schede aperte o analizzare file, immagini e video senza interrompere la navigazione.
Il motore Gemini, basato su architettura agentica, promette risposte più rapide e interazioni più fluide, con un incremento stimato del 20% nelle performance. L’assistente AI di Opera integra anche input vocale e sintesi naturale, permettendo agli utenti di chiedere spiegazioni o chiarimenti sul contenuto visualizzato come se stessero interagendo con un vero assistente digitale. L’azienda ha posto grande attenzione alla privacy: le impostazioni permettono di scegliere quali dati condividere e quali mantenere locali, offrendo un’esperienza intelligente senza compromettere la riservatezza. Per Wetterdal, EVP Commercial di Opera, il browser si conferma la porta d’ingresso naturale alle esperienze basate sull’intelligenza artificiale, con la collaborazione con Google che consente di sfruttare modelli avanzati anche gratuitamente per gli utenti dei principali browser dell’azienda.
Sul fronte OpenAI, nelle scorse ore si è discusso di ChatGPT e della funzione “App Suggestion” dopo che un utente ha condiviso uno screenshot in cui il chatbot suggeriva l’installazione di Peloton in un contesto non pertinente. La polemica ha sollevato dubbi sul confine tra suggerimenti utili e pubblicità indesiderata, ma OpenAI ha chiarito che si tratta solo di consigli automatici e non di annunci commerciali, pur ammettendo che la pertinenza deve essere migliorata. Questa funzione fa parte dei test per integrare app direttamente nelle conversazioni, permettendo agli utenti di scoprire strumenti come Booking, Canva, Coursera, Figma, Expedia e Zillow senza uscire dalla chat.
Parallelamente, nuovi indizi emersi dal codice dell’app ChatGPT per iPhone rivelano un’icona legata ad Apple Salute, suggerendo che l’assistente AI potrebbe presto accedere ai dati sanitari degli utenti, tra cui sonno, attività fisica, dieta e parametri vitali, per offrire consigli personalizzati sul benessere quotidiano. Questa integrazione, se confermata, rappresenterebbe un passo importante verso un’assistenza AI più completa, ma pone anche questioni delicate sulla gestione della privacy e dei dati sensibili.