Sempre più ricca di funzioni, sempre meno una mera tastiera virtuale, Gboard di Google è sul punto di diventare ancora più versatile, come confermato dalla redazione di Xda Developers (ma anche da 9to5google), che ha scoperto tre nuove feature attualmente in test grazie a pochi fortunati insiders.
La prima novità relativa a Gboard, in quest’inizio di settimana, riguarda un esperimento che Google sta conducendo, con alcuni utenti coinvolti in un’attivazione da server remoto, in merito ai “completamenti intelligenti“. A quanto pare, come confermato tempo addietro da Xda Developers mediante un’analisi condotta sulla release beta 9.7 di Gboard, taluni adopters della tastiera virtuale di Big G, versione stabile 9.7.03, avrebbero visto apparire, sopra l’area contenente le lettere, una riga con alcune risposte intelligenti sostanziate in semplici “Sì”, “No”, nel caso che dall’interlocutore sia stata posta una domanda secca.
In altri casi, nella medesima posizione, questa volta non centrati e con elementi di separazione, sarebbero presenti anche delle emoji, premendo sulle quali si potrebbero vedere altri suggerimenti, o disabilitarli in toto. Non mancano nemmeno coloro che hanno confermato, nella stessa posizione, di aver visto una barra di ricerca delle GIF, con alcune (un paio) già suggerite in base all’ultimo messaggio ricevuto: in ogni caso, si tratterebbe di una funzione non attiva di default, che andrebbe abilitata facendo scorrere l’apposito selettore “Completamenti intelligenti” tra le impostazioni della Gboard.
Sempre nella medesima release, sarebbe presente anche l’opzione “Annulla correzione automatica su backspace” che, attivata, nel caso Google avesse corretto male quanto scritto dall’utente, offrirebbe a quest’ultimo la possibilità di tornare a quanto scritto in origine col semplice tocco dell’area adibita a barra spaziatrice.
Dopo la comparsata nel codice della beta 9.6.3 di Gboard, alcuni utenti, come confermato dagli screenshot condivisi su Twitter ad opera di @TotalSecurily, avrebbero visto apparire un sistema di chat a “mani libere” che, basato sul rinnovamento di Google Assistant, come dimostrato anche allo scorso I/O 2019 (ove però si testò la funzione per comporre una missiva in Gmail), prenderebbe il via dopo aver tippato l’icona del microfono, sempre posta a destra sopra la tastiera: in questo caso, comparirebbe una nuova interfaccia, con in alto le voci “chiudi”, “elimina”, e “invia”, che potrebbero essere toccate o pronunciate e, in basso, una barra multicolore che lampeggerebbe nel mentre si pronunciano le parole e sarebbe sormontata dall‘invito a continuare nel parlare nell’eventualità che ci si fermasse.