La battaglia per accaparrarsi quanti più contenuti multimediali, generati dagli utenti, sta facendosi sempre più serrata. Facebook, con le sue migliorie sulla fotocamera in-app, sta conseguendo ottimi risultati e, all’orizzonte, si sta profilando anche un altro competitor temibile, ovvero Amazon, col suo Cloud Drive. Google, quindi, avvertendo il “fiato sul collo”, ha appena distribuito, per Android e iOS, l’app FotoScan che mira a digitalizzare tutti i nostri ricordi. Ecco come.
FotoScan, disponibile per Android e iOS, è un’applicazione che vuole offrire, all’utente, la possibilità di scannerizzare tutte le proprie, vecchie, foto, dando loro una vita digitale che ne consenta un miglioramento in post-produzione, ed anche una più facile condivisione online.
Le foto cartacee, si sà, occupano tanto spazio e sono soggette ad un facile logoramento, col passare del tempo. Proprio per questo motivo, si consiglia spesso di scannerizzarle: tuttavia, il processo in questione è lungo e laborioso. Certo, si potrebbe usare la fotocamera dello smartphone, ma il risultato non sarebbe – comunque – soddisfacente, a causa delle distorsioni e dei riflessi che andrebbero ad aggiungersi al risultato, e per via dei margini che, in seguito, andrebbero tagliati con un’app di fotoritocco. Per questo motivo, Google ha attuato uno spin-off della sua app Google Foto, e ne ha ricavato questo tool per la scansione delle foto tradizionali.
L’uso di FotoScan è molto semplice e si basa sullo scatto di molteplici istantanee che, poi, vengono fuse onde eliminare sovrapposizioni parziali ed i classici riflessi causati dal Flash: nell’ottenere questo risultato, il tool si basa su delle zone in cui i pixel sono molto riconoscibili e le usa come ancore (“feature points”) per combinare le foto di cui sopra. Il risultato, appunto, è una foto sempre dritta, con relativa correzione di prospettiva ed orientamento, e senza difetti visivi (quasi che fosse stata originata direttamente in formato digitale).
Da segnalare, infine, l’utile interazione di questo tool con GoogleFoto: una volta scansionate le istantanee con FotoScan, queste ultime verranno rese subito disponibili nell’app Google Foto e, quivi, soggette ad un nuovo processo di auto-miglioramento che, certo, non esulerà dalla possibilità di procedere a correzioni manuali (in termini di contrasto, luci/ombre, temperatura del colore, ed esposizione), all’applicazione dei 12 nuovi filtri disponibili, all’animazione delle medesime in video, o all’organizzazione secondo vari parametri (volto, data, luogo, etc).
Tra l’altro, ultimo ma non per importanza, una volta importate in GoogleFoto – le conversioni digitali di FotoScan potranno essere ospitate (in “alta qualità”) sull’illimitato cloud di GDrive e, grazie a ciò, condivise tramite il semplice sharing di un link.