Facebook espande Messenger Kids, punta alla casa con due speaker smart, e fronteggia un bug imbarazzante

Diverse le novità per Facebook, che porta Messenger Kids anche nel Play Store di Android, e continua a impegnarsi nello sviluppo di 2 speaker smart previsti per metà 2018: nel frattempo, i suoi tecnici fronteggiano un curioso bug all'autenticazione a 2 fattori

Facebook espande Messenger Kids, punta alla casa con due speaker smart, e fronteggia un bug imbarazzante

Facebook è un continuo cantiere aperto e, proprio nel mentre annuncia l’arrivo della sua nuova app “Messenger Kids” nel Play Store di Android, ha intensificato i lavori per varare, entro il 2018, due speaker smart (“Fiona” e “Aloha”). Nel frattempo, si moltiplicano le voci di un bug che affliggerebbe il suo sistema di autenticazione a due fattori.

Facebook, a Dicembre, aveva pubblicato nell’App Store di iOS (e – a stretto giro – nell’AppStore di Amazon) la nuova applicazione “Messenger Kids” che, ora, arriva anche nel Play Store di Android (ma non ancora in quello italiano): secondo la descrizione dell’app, valutata con una media di 3.5 stelle, quest’ultima è una versione particolare del messenger in blu, con stickers ed adesivi adatti ai bambini (dai 13 anni in giù), senza pubblicità, e con un meccanismo di controllo genitoriale “a monte”.

Il giovane utente che se ne avvarrà, infatti, non avrà bisogno di redigere un profilo completo nel quale, comunque, dovrà essere precisata la natura di “account bambino” che, di conseguenza, verrà direttamente collegato all’account Facebook di uno dei genitori: quest’ultimo, ogni qualvolta il proprio pargolo contatterà un utente per avviare una chat, o verrà contattato per una conversazione, riceverà una notifica alla quale dovrà dare, o meno, la sua autorizzazione. Solo dopo, infatti, per il minore in questione, sarà possibile intraprendere una sessione di chat. 

Oltre ad ampliare la sua utenza, mirando al pubblico giovane, Facebook punta anche ad espandersi nei contesti d’uso, puntando all’ambito domestico, tramite due speaker smart che dovrebbero competere con Amazon Echo, dotato di un touchscreen da 7 pollici. I due prodotti in questione, assemblati dalla stessa taiwanese Pegatron che vanta una lunga collaborazione con Apple, sarebbero noti con i nomi in codice di “Fiona” e “Aloha” (nome finale “Portal”): secondo il portale “DigiTimes”, i device in oggetto sfrutterebbero un display da 15 pollici fornito da LG Display per mostrare i contenuti social, e consentire delle videochiamate tra utenti ma, nel caso del più performante dei due – Aloha – sarebbe possibile anche ascoltare musica, grazie ai contratti stilati con Sony e Universal Music, sfruttare i comandi vocali, ed autenticarsi al proprio account sfruttando una videocamera laterale con grandangolo e riconoscimento facciale.

Per l’arrivo sul mercato, a fronte delle iniziali ipotesi che parlavano del primo trimestre del 2018, ora si parla della metà del medesimo anno, con prezzi ancora da definire.

Infine, da qualche giorno, il social di Menlo Park è finito al centro di una polemica per un presunto bug che affliggerebbe il suo sistema di autenticazione a due fattori, concepito per accertare l’identità degli utenti che accedono al proprio profilo da postazioni non note. Un ingegnere californiano, tale Gabriel Lewis, ha segnalato di aver ricevuto via SMS alcuni inviti ad attenzionare gli ultimi aggiornamenti dei suoi contatti, pur non avendo attivato alcun servizio di notifica: inoltre, il mittente era lo stesso numero di servizio col quale Facebook eseguiva la procedura di autenticazione a due fattori e, rispondendo con uno STOP per bloccare la ricezione dei messaggi, si finiva con l’aggiornare il proprio stato.

Facebook ha commentato di aver avviato verifiche sul servizio e che, in ogni caso, è possibile avvalersi dell’autenticazione a due fattori anche senza usare il proprio numero telefonico, ma sfruttando un comune generatore di codici. 

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