Facebook aggiunge nuovi strumenti di controllo parentale a Messenger

Facebook ha lanciato nuovi strumenti di controllo parentale per Messenger, per proteggere i minori online. Ecco di cosa si tratta, come usarli e quando ciò sarà possibile.

Facebook aggiunge nuovi strumenti di controllo parentale a Messenger

Facebook ha annunciato l’introduzione di nuovi strumenti di controllo parentale per la sua app di messaggistica Messenger, con l’obiettivo di rendere più sicura e protetta la comunicazione online dei bambini e degli adolescenti.

I nuovi strumenti, disponibili nella sezione “Supervisione genitoriale” delle impostazioni di Messenger, consentono ai genitori di monitorare e gestire l’attività dei propri figli sulla piattaforma, tra cui: visualizzare i contatti recenti e bloccare o sbloccare eventuali utenti indesiderati o sconosciuti, visualizzare le foto e i video scambiati dai propri figli e segnalare eventuali contenuti inappropriati o dannosi, visualizzare le chat segrete, ovvero quelle che si cancellano automaticamente dopo un certo periodo di tempo, e disattivarle se necessario, ricevere notifiche quando i propri figli aggiungono o rimuovono contatti dalla loro lista amici, impostare dei limiti di tempo per l’utilizzo di Messenger e stabilire delle fasce orarie in cui l’app non è accessibile.

Queste funzionalità si aggiungono a quelle già esistenti, come la possibilità di creare un account per i minori di 13 anni tramite il profilo dei genitori, la richiesta di approvazione per ogni nuovo contatto e la crittografia end-to-end delle conversazioni.

Facebook ha spiegato che i nuovi strumenti sono stati sviluppati in collaborazione con esperti di sicurezza online, psicologi, educatori e organizzazioni che si occupano di proteggere i diritti dei minori, come il National Center for Missing and Exploited Children (NCMEC) negli Stati Uniti e il Safer Internet Centre nel Regno Unito. L’azienda ha anche dichiarato di essere impegnata a rispettare la privacy e la sicurezza dei suoi utenti più giovani, garantendo che i dati raccolti tramite i controlli parentali non vengano usati per scopi pubblicitari o commerciali. I nuovi strumenti di controllo parentale sono già disponibili in alcuni paesi, tra cui gli Stati Uniti, il Canada, il Regno Unito, l’Irlanda, l’Australia e la Nuova Zelanda, e saranno lanciati gradualmente in altre regioni nei prossimi mesi.

Facebook ha dichiarato di voler offrire ai genitori maggiori risorse e informazioni per aiutarli a educare i propri figli a un uso consapevole e responsabile della tecnologia, soprattutto in un periodo in cui la pandemia ha aumentato il tempo trascorso online da parte dei giovani.

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