Copilot ora crea immagini come ChatGPT: Microsoft svela 4o Image Generation, il nuovo alleato per creativi e professionisti

Microsoft potenzia Copilot integrando 4o Image Generation, il nuovo generatore di immagini basato sul motore di ChatGPT, capace di trasformare descrizioni testuali in contenuti visivi dettagliati e fotorealistici.

Copilot ora crea immagini come ChatGPT: Microsoft svela 4o Image Generation, il nuovo alleato per creativi e professionisti

Microsoft Copilot compie un importante passo avanti nell’intelligenza artificiale generativa, introducendo una funzionalità attesa da tempo: la generazione di immagini tramite descrizione testuale, proprio come avviene già su ChatGPT e Grok. Con il lancio ufficiale di 4o Image Generation, gli utenti possono ora accedere a un generatore grafico avanzato direttamente integrato in Copilot, basato sullo stesso motore di image generation già visto con il chatbot di OpenAI.

La nuova funzione permette di ottenere immagini partendo da una semplice descrizione scritta, in linguaggio naturale. Basta scrivere ciò che si desidera ottenere – purché non coperto da copyright – e il sistema provvederà a generare un’immagine coerente, accurata e in linea con le istruzioni fornite.

A colpire, però, è il livello di personalizzazione offerto: è possibile ottenere testi leggibili all’interno delle immagini, modificare creazioni precedenti, cambiare lo stile di un’immagine esistente o generare scenari altamente fotorealistici.Si tratta di un’evoluzione importante anche dal punto di vista tecnico, perché Microsoft ha integrato l’ultima versione del modello visivo di OpenAI, noto come image-gpt-1, in grado di interpretare richieste complesse con una sensibilità stilistica e semantica superiore rispetto al passato. In pratica, Copilot ora può sostituire molti strumenti grafici di base, semplificando il lavoro di creativi, content creator e professionisti del marketing. 

L’arrivo di 4o Image Generation non sorprende più di tanto se si considera il solido rapporto tra Microsoft e OpenAI, che collaborano attivamente dal 2019. La casa di Redmond, infatti, ha investito ingenti risorse nella startup guidata da Sam Altman, ottenendo così un accesso privilegiato ai modelli più avanzati, spesso in anticipo rispetto alla concorrenza.

Tuttavia, il clima tra le due realtà non è del tutto sereno. OpenAI ha infatti avviato la trasformazione della propria divisione for-profit in una Public Benefit Corporation (PBC), un tipo di società che, pur avendo fini commerciali, è tenuta a perseguire anche obiettivi di interesse collettivo. Tale mossa è vista come un preludio a una possibile IPO (offerta pubblica iniziale), ma richiede l’approvazione del principale investitore: Microsoft. Nonostante qualche tensione in ambito finanziario, la sinergia tecnologica tra le due aziende sembra non risentirne. L’integrazione della generazione immagini in Copilot conferma che i piani di sviluppo comuni proseguono spediti, portando strumenti sempre più potenti direttamente agli utenti di Windows e dei servizi cloud Microsoft. 

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