Nel corso delle ultime ore abbiamo riportato notizia di una ricerca secondo la quale le telefonate sul noto messenger Whatsapp sarebbero, di fatto, decodificabili rivelando, potenzialmente a tutti, una grande mole di dati sensibili. Normale, quindi, che qualcuno possa chiedersi se, allo stato attuale, esistano delle alternative più sicure.
In genere, a questo punto salta fuori il nome di “Telegram”, accompagnato dall’osservazione di sconforto “ah! Ma non lo usa nessuno”. Per fortuna qualcosa, nel panorama della sicurezza comunicazionale sta cambiando. Lo staff che cura lo sviluppo di Tor, la nota rete di anonimizzazione della navigazione, basato su una struttura decentralizzata, ha infatti annunciato l’uscita – ancora in beta – del messenger di casa, “Tor Messenger”, in grado di consentire comunicazioni anonime e non tracciabili grazie appunto al medesimo protocollo usato per occultare le nostre sortite in rete.
Tor Messenger, infatti, non funziona come le altre applicazioni di messaggistica che, complice la struttura client-server, finiscono per conservare molti metadati personali sul server che instrada le comunicazioni (metadati, come si è visto, rintracciabili e decodificabili).
No. Tor Messenger, come accennato, adotta una struttura decentralizzata che ne garantisce la riservatezza (di tipo Off-Record): in sostanza ogni computer che adotterà questo nuovo programma si configurerà come “nodo” dal quale transiteranno le comunicazioni e, quindi, un eventuale hacker non riceverebbe i veri dati del mittente ma solo quelli del nodo immediatamente precedente o successivo (che potrebbe NON essere il destinatario ultimo).
Sempre in tema di sicurezza e riservatezza, Tor Messenger mette a disposizione dei propri utenti servizi particolarmente utili come il criptaggio delle comunicazioni, l’assenza di firme digitali e le modalità di autenticazione.Tor Messenger, poi, ha tutte le carte per essere inaffondabile: non avendo un server centralizzato, anche se dovesse venir messo fuori uso uno dei tanti nodi, il messaggio instradato potrebbe sempre crearsi un percorso alternativo al fine di giungere a destinazione.
Dulcis in fundo, Tor Messenger potrebbe NON rimanere la solita app super sicura di nicchia (come, appunto, Telegram): lo staff di Tor, infatti, ha utilizzato il codice javascript e l’interfaccia intuitiva di Mozilla “Instabird”, il messenger della volpe di fuoco, e lo ha reso compatibile con i più diffusi network attuali di messaggistica come Jabber, Twitter, Facebook Messenger, Yahoo ed ICQ.
Manca Skype ed è una grave lacuna ma si tratta di un problema che verrà sicuramente risolto a breve, essendo questo messenger ancora in fase di beta testing (pubblico: https://bit.ly/1MmOaVx) per PC, Mac e Linux. Attenzione, infine, ad un piccolo dettaglio che potrebbe passare inosservato: per godere di comunicazioni anonime e irrintracciabili, tramite Tor Messenger, occorre che ambedue gli interlocutori lo abbiano installato. Sennò, serve a ben poco!