Ormai Samsung sta puntando forte sulla pubblicizzazione dei suoi Samsung S6, normali ed Edge, specie tenendo conto del fatto che le vendite di questi device non stanno andando proprio in modo idilliaco (e come preventivato!).
Non sempre, però, bisogna soffermarsi su un nuovo device per avere funzionalità carine ed innovative: il Galaxy S4, ad esempio, divenne noto durante la sua presentazione per “Group Play”, un’applicazione integrata che consentiva di creare un vero e proprio impianto stereo virtuale riproducendo una medesima canzone in sintonia con altri modelli del medesimo device.
Il problema di quest’applicazione era il suo essere limitata solo a questo particolare device mentre tutte le altre applicazioni che hanno provato a copiarne il funzionamento…si sono dovute scontrare con la necessità di disporre di una rete wireless (o almeno di un chip Bluetooth su ogni device preso in considerazione) perché il meccanismo della stereofonia funzionasse a dovere.
Fortunatamente questi limiti sono stati superati – oggi – grazie all’applicazione “AmpMe”, disponibile per Android (https://bit.ly/1LQOVpK) e per dispositivi iOS based (https://apple.co/1KPXUru).
Una volta installata l’applicazione, il dispositivo Leader dell’orchestra (immaginiamocela così) preleverà una scaletta di canzoni dal nostro account SoundCloud e farà partire la riproduzione della musica selezionata: a questo punto, i dispositivi satelliti, inserito nell’app in questione il codice testé ricevuto, si accorderanno – tramite suoni non udibili ad orecchio umano – ad dispositivo principale e l’effetto stereofonico sarà bell’e pronto.
Attualmente questo sistema, ingegnoso, della riproduzione stereofonica di uno stesso brano da più dispositivi consente di ascoltare la musica in gruppo o di gustare i propri brani preferiti, in solitudine, fruendo – però – di un audio degno di un buon impianto stereo.
L’unico vero limite e neo del progetto “AmpMe” (amplificami) è quello delle fonti: nel momento in cui scriviamo è possibile adoperare solo le canzoni listate su SoundCloud ma i programmatori dell’app assicurano che presto verranno implementate nuove e più diffuse fonti musicali.