Come risparmiare il traffico dati in mobilità in pochi semplici punti

La velocità delle nostre connessioni mobili cresce di continuo grazie al 4G, al 4G Plus ed al 4G++ ma l'ammontare del traffico dati a noi concesso dagli operatori mobili è sempre esiguo (da 1 a 4 GB). Ecco come gestirlo al meglio

Come risparmiare il traffico dati in mobilità in pochi semplici punti

La rete 4G è sempre più diffusa in Italia e permette di disporre di velocità di 12,5 MB/s in download in molti casi persino superiori all’ADSL di casa. Oltre a questo, se in Corea si sta già implementando la super connessione 5G, da noi è comunque in fase di collaudo il LTE Advanced o 4G Plus con 225 Mbps di velocità di punta ed il 4G++ che potrebbe persino superare i 300 Mbps. Non male.

Il problema è che, se la velocità continua a crescere, l’ammontare del traffico dati che gli operatori ci riservano è sempre esiguo e si limita spesso a 1, 2, o 4 GB in modalità 3 o 4G. Occorre, quindi, gestire bene il proprio prezioso monte dati. Vediamo quali cautele seguire.

La prima soluzione consiste nell’accertarsi che il PlayStore di Android non aggiorni le applicazioni anche in mobilità: entriamo nell’ex Android Market e, inoltrandoci nelle sue Impostazioni, accertiamoci che l’aggiornamento automatico app sia impostato per funzionare solo tramite il Wi-Fi.

Volendo, possiamo del tutto togliere l’aggiornamento automatico: ma, poi, anche in casa, dovremmo stare ad aggiornarle una per una manualmente.

La seconda fase consiste nel disattivare la sincronizzazione degli account: andiamo alla voce “Account” delle Impostazioni di Android e, in alto a destra, disattiviamo la voce “Sincroniz. dati auto”. Togliendola, come da alert, ci verrà detto che risparmieremo batteria e traffico dati ma dovremo sincronizzare manualmente ogni app.

Per la terza fase del risparmio dati, portiamoci nell’utilissima sezione “Utilizzo dati” delle Impostazioni di Android. Qui potremo vedere le app che consumano più dati e sostituirle con equivalenti in grado di pesare meno sul nostro abbonamento 3 o 4G: ad esempio potremo sostituire Facebook con Facebook Lite, sostituire Google Maps con Waze, cambiare Chrome (che pure ha una modalità risparmio) con Opera Mini (dotato di compressione dati) e, laddove l’app non abbia un buon equivalente parsimonioso, potremo sempre disattivarne il ricorso ai dati in mobilità.

Sempre in “Utilizzo dati” potremo decidere di limitare i dati in background, ovvero i dati che le app si scambiano con i server anche quando sono in apparente stand-by: attenzione perché, disattivando questa voce, alcune app potrebbero non funzionare bene anche sotto rete Wi-Fi.

Utilizzo dati, infine, si rivela utilissimo anche per impostare un limite al consumo dati, oltre il quale non procedere. Nel caso si abbia una soglia di 2 GB, possiamo impostare il blocco a 1,8 GB e la soglia di allarme a 1,7 GB in modo da usare in modo più oculato i nostri dati una volta raggiunti dall’avviso di sistema in questione.

Non manca, infine, la soluzione “omnia”, ovvero l’applicazione “Opera Max” (https://bit.ly/1LDNoUx) che comprime il consumo di dati richiesto da tutto Android, sia dai servizi di sistema che dalle app di terzi che abbiamo installato di nostra spontanea volontà. L’app in oggetto ha anche dei pratici indicatori che ci terranno sempre al corrente di quanto ammontare dati stiamo risparmiando.

 

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