Quando navighiamo in rete siamo soliti, chi più e chi meno, salvare le pagine che più ci interessano, in modo da averle sempre a disposizione senza, per questo, doverne ricercare – nuovamente – l’URL. E’ tempo risparmiato, ci diciamo, e – così facendo – aggiungiamo, a manetta, link su link alla sezione preferiti del nostro browser.
Dopo qualche tempo, quindi, ci ritroviamo – nei bookmarks- una sterminata sequenza di siti aggiunti chissà quando e chissà per quale motivo. Siti che, magari, non sono neanche più online! Come facciamo, quindi, ad accertarci che un sito, da noi aggiunto tra i preferiti del nostro programma di navigazione, sia ancora attivo e online: clicchiamo su ogni link, uno per uno, ed aspettiamo la sorte? No. Decisamente scomodo.
La soluzione ci viene offerta da un’eccellente estensione per Chrome (https://bit.ly/1XWm4Zx) e Firefox (https://mzl.la/1iJRClb), dal nome “Bookmark Checker”: installiamo l’add-on e riavviamo, in seguito, il browser (se necessario).
A Bookmark Checher attiva, clicchiamo sulla relativa icona a forma di “stellina con la spunta” posta a destra della barra degli indirizzi di Chrome e stabiliamo alcuni parametri nella finestra che si aprirà: “connection timeout” (quanto aspettare prima che un’attesa venga contraddistinta come irraggiungibilità), “scan mode” (il tipo di errore che vogliamo rilevare: es. link errato, url duplicato etc etc), “threads” (i tentativi di connessione ai siti). Lanciamo la scansione con “Scan now” ed attendiamo una manciata di secondi.
Dopo un po’ di tempo, relazionato alla mole di siti da controllare, si aprirà una finestra in cui i siti problematici son divisi in “Bad links” (in genere l’errore 404), o “Other errors” (tutti gli altri tipi di errori, compresi siti duplicati e cartelle dei preferiti vuote).
Ora, controlliamo ogni occorrenza a mano, cliccandola: se il sito effettivamente non si apre, ci mette molto tempo o da qualsiasi altro problema…allora va proprio rimosso. Selezioniamolo e aggiungiamolo alla coda di rimozione (“add to trash queue”); inversamente, se un sito dovesse “miracolosamente” aprirsi, magari dopo un redirect, salviamolo aggiungendolo alla whitelist.
A questo punto confermiamo la scelta di rimozione fatta (“confirm deletion”) e chiudiamo l’add-on: l’elenco dei nostri preferiti sarà finalmente alleggerito dei link malfunzionanti e potremo esser certi che tutti i siti da noi conservati siano ancora online e raggiungibili.