Uno dei motivi per i quali le transazioni online faticano a fare il salto di qualità in Italia è certamente la diffidenza, tutta italica, verso il mondo dell’e-commerce e dell’acquisto “non tangibile” (quando non si tocca con mano, in pratica!).
Proprio per assecondare i timori degli utenti più guardinghi, da oggi, è possibile utilizzare un interessante tool dei Kaspersky Labs, il modulo “Safe Money”, concepito esplicitamente per proteggere le nostre transazioni finanziarie e commerciali in rete.
Per provarlo, scarichiamo la versione trial (30 giorni) di Kaspersky Internet Security 2016 (https://bit.ly/KasperskySafeMoney) e portiamoci su un sito a carattere economico, ad esempio quello della nostra banca, un portale di e-commerce (Amazon, Ebay, Aliexpress), oppure lo stesso Paypal per la gestione dei pagamenti in rete.
Il modulo Safe Money, parte integrante di Kaspersky Internet Security rileverà, grazie al suo database costantemente aggiornato, che ci si trova su un sito potenzialmente sensibile (per via dei dati coinvolti) ed attiverà tutta una serie di utili cautele.
Innanzitutto si passerà alla verifica dell’indirizzo web per accertarsi che il sito sul quale siamo non sia un clone a scopo di phishing: nel caso anche un solo carattere differisca, l’accesso verrà negato. Idem nel caso manchi la comunicazione protetta.
Se questa fase passa liscia e senza problemi, Safe Money passa al controllo del certificato crittografico: in questo caso non si controlla solo se è veritiero ma anche se è ancora valido, se è stato ritirato o usato per azioni fraudolente. Nel caso non vi siano rilievi da fare in quest’ambito, il modulo Safe Money procede oltre ed attiva una particolare Sand Box protettiva all’interno della quale isolare quanto avverrà in ambito browser e form annessi: in questo modo, qualora sul PC fosse già installato un virus, quest’ultimo non potrà sbirciare ciò che facciamo sul nostro browser.
Non solo. Safe Money permette anche di digitare il testo delle password e dei codici alfanumerici in tutta tranquillità: ciò che digitiamo, infatti, grazie all’installazione dell’Internet Security ad un livello molto basso del sistema operativo, finisce direttamente al browser creando, di fatto, un rapporto diretto dita-browser!
La clipboard del sistema operativo, poi, viene criptata e non è accessibile liberamente, in modo da tagliar fuori eventuali keylogger presenti. Sempre come misura antikeylogger, infine, si registra l’impossibilità, con Safe Money attivo, di poter fotografare o registrare quanto avviene sul Desktop e il blocco preventivo di tutti quei plug-in per browser che non siano strettamente necessari alla transazione che abbiamo in corso. Mica male!