Quando ci si reca ad una mostra, una gran comodità è rappresentata dalle audioguide che permettono di focalizzarsi sull’osservazione dell’opera d’arte, senza doversi distrarre nel leggerne le didascalie allegate, o le spiegazioni rinvenibili in Rete. Tuttavia, non sempre le audioguide sono sufficienti per tutti i visitatori e, sovente, si pagano o sono poco intuitive da usare: per fortuna, è possibile rimediare a tutto ciò con un’app gratuita, “Cicero”, che – appunto – ci farà da guida sonora attraverso l’arte che ci circonda.
Cicero è un’app sviluppata dal programmatore Mattia Ognibene, disponibile gratuitamente nel Play Store di Android, con una valutazione estremamente alta da parte degli utenti (4,9 su 5): il funzionamento di codesta app è estremamente semplice. Una volta installata, potremo concedere a quest’ultima il diritto di accedere alla nostra posizione GPS e, da quel momento, riceveremo un’indicazione su tutti i monumenti che si trovano nei nostri paraggi ed a cui sian state dedicate delle pagine sulla Wikipedia.
Selezionato l’elemento di cui ci interessa sapere qualcosa, la voce di un sintetizzatore vocale si occuperà di leggerci il testo fornito dalla libera enciclopedia del web, permettendo anche di saltare qualche capitolo, per iniziare ad ascoltare la narrazione – via cuffie – dal punto che preferiamo.
Inoltre, nell’app “Cicero”, è anche presente una modalità di ricerca manuale, basata sull’inserimento di termini di ricerca, che permette di informarsi su monumenti ed opere più lontane, così come su quel che si sta vedendo nel corso di un’esposizione. A prescindere dall’elemento culturale individuato, l’app Cicero permette anche di inserirlo in una lista di preferiti, e di raggiungerlo avvalendosi dell’ottima integrazione con le Google Maps (e la relativa app installata in locale).
Come accennato, “Cicero” è già disponibile nell’app market androidiano, con il supporto a molteplici lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese): unici nei, l’impossibilità di variare la voce narrante, così come la velocità di lettura, troppo spesso molto meccanica ed artificiale.