Chrome: lento addio per Flash Player dalla versione 53

Google Chrome sta pian piano progredendo verso il futuro linguaggio di strutturazione per pagine web, che è l'HTML5. Ormai Adobe Flash Player è troppo scomodo per essere adottato quindi Google ha deciso di spingere ulteriormente sull'acceleratore.

Chrome: lento addio per Flash Player dalla versione 53

Google Chrome è il browser che cerca di spiccare verso l’alto, quello che vuole arrivare al primo posto tra i software più utilizzati per navigare in internet.

Fino a questo momento conta 52 versioni lanciate sul mercato internazionale, in modo del tutto gratuito. È presente una versione per dispositivi mobile, Mac e Windows, tutte quante offrono le stesse potenzialità. Ha diverse qualità come le performance, la fluidità e la versatilità quasi come un sistema operativo, infatti è presente una versione modificata del browser che funziona da sistema per PC. È abbastanza basilare ma può essere usato tranquillamente, anche se con internet le sue funzionalità aumentano.

È attesa la versione numero 53 per Settembre, e porterà la disabilitazione ufficiale per Adobe Flash Player. Flash Player è quella tecnologia che offriva tutte le animazioni dei siti web, ma ora è sostituita alle tecnologie dell’HTML5 che è molto più performante.

In realtà, Adobe Flash Player essendo un plug-in, ovvero uno strumento che estendeva le funzionalità del browser usando una libreria di dati esterna (che quindi influiva sul sistema), ha rilevato delle difficoltà soprattutto in ambito di sicurezza; quindi il motivo principale che spinge Google e tutti gli altri siti come Facebook ad adottare l’HTML5 è questo.

Per la versione 55 attesa per Dicembre dovrebbe essere completamente eliminato dal browser: infatti dovrete installare il plug-in manualmente, ma per evitare problemi tecnici si consiglia di non farlo perché fino al 2015 solo il 6% dei siti era incorporato da Flash.

Anche Firefox adotterà questa strada in un futuro ormai quasi prossimo, adattandosi a tutti gli altri che ormai si sono omologati allo standard dell’ HTML5, che offre più funzionalità e versatilità, e soprattutto una maggiore sicurezza, perché normalmente una pagina web non ha il permesso di penetrare nel sistema per modificare file. Ci vogliono dei permessi speciali che devono essere concessi. Inoltre nella consolle di Chrome se si tenta a fare qualcosa in locale un messaggio di avviso ci mostra l’impossibilità di procedere con le operazioni sui file, a meno che non si mettono in atto le giuste misure.

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