Circa due mesi fa, Google promise l’arrivo, sul suo browser Chrome, di due funzionalità che lo avrebbero reso meno energivoro e avido di risorse. Dopo una lunga attesa, con la release 110.0.5481.100 di Chrome per sistemi desktop, Windows, Mac, Linux (e ovviamente ChromeOS), le novità in questione, sostanziate nelle funzioni Memory Saver ed Energy Saver, sono finalmente in corso di attivazione da server remoto.
Nello specifico, nelle impostazioni, alla voce “altri strumenti“, o digitando “chrome://settings/performance” (senza virgolette) nella batta degli indirizzi, si trovano le opzioni “Risparmio memoria” e “Risparmio energetico”. La prima opzione, come intuibile, torna utile nel caso il computer, fisso o desktop, abbia diverse finestre del browser aperte: in questo caso, le schede usate meno di frequente vengono messe in secondo piano, pur rimanendo attive in background. Le risorse a esse destinate, risparmiate, vengono destinate ad altre schede, col risultato che il sistema impiega meno RAM: quando poi l’utente dovesse tornare su una scheda messa in stand-by, la stessa, riguadagnando il focus, tempo qualche istante, si riattiverà, esattamente com’è possibile fare con estensioni tipo “The Great Suspender”.
Tale opzione può essere disattivata, e contempla anche il potervi configurare delle eccezioni, ovvero dei siti che devono rimanere sempre attivi e mai essere messi “in sonno”.
La seconda funzionalità, come intuibile, appare qualora l’utente operi su un notebook. Può anche essere disattivata ma, lasciandola attiva di default, se ne può configurare il comportamento, stabilendo che entri in funzione ogni volta che il computer sia staccato dall’alimentazione, o quando la batteria scenderà al 20% o sotto tale soglia. Secondo quanto emerge, tali funzionalità dovrebbero far sì che Chrome “utilizzi fino al 40 percento e 10 GB di memoria in meno per mantenere le tue schede senza intoppi”.
Per avvalersi delle funzioni Memory Saver ed Energy Saver non è detto però che basti avere l’ultima release di Chrome installata (la succitata versione 110.0.5481.100): nel caso infatti non vi sia stata l’attivazione da server remoto, tali voci potrebbero mancare. Se questo è il nostro caso, è possibile forzare le nuove funzionalità, digitando nella barra degli indirizzi rispettivamente e senza virgolette le voci “chrome://flags/#battery-saver-mode-available” e “chrome://flags/#high-efficiency-mode-available”.