Chrome Canary: con il ‘Lazy Loading’ il browser di Google diventerà velocissimo

Grazie al Lazy Loading, Chrome caricherà prima gli elementi testuali delle pagine web passando poi, in un secondo momento, a caricare gli elementi multimediali. Si prevede un'accelerazione sui tempi di caricamento fino al 35%.

Chrome Canary: con il ‘Lazy Loading’ il browser di Google diventerà velocissimo

Al giorno d’oggi, un punto cruciale nella navigazione in Internet consiste nella velocità di apertura delle pagine web. Spesso e volentieri, qualche secondo di attesa in più per caricare completamente un contenuto potrebbe spingere l’utente a lasciare la pagina web stessa e ciò si traduce, specie dal punto di vista di un sito web aziendale, in una perdita in termini economici. A tale scopo è stata sviluppata una funzionalità particolare chiamata Lazy loading.

Per chi non lo sapesse, la funzionalità Lazy Loading è stata pensata appositamente per accelerare il caricamento delle pagine web. In poche parole, il software del sito web procede a renderizzare la parte testuale della pagina, la quale ha una dimensione minore in termini di byte passando poi, in un successivo momento, al caricamento degli elementi multimediali (immagini, parti interattive in Javascript, ecc…).

Come si evince dal paragrafo qui sopra, si tratta di una funzionalità adottata lato server principalmente: sono gli sviluppatori web a scegliere se adottare o meno tale funzione. Ebbene, sembra che questa funzione sarà implementata anche lato client. Su Chrome Canary, la versione sperimentale del browser di Google, è comparsa proprio la funzione Lazy Loading.

L’implementazione di questa funzionalità direttamente all’interno di un browser web aggiunge tutta una serie di benefici più che immaginabili: in questo modo, anche i siti web che non hanno tale funzione implementata saranno ugualmente potenziati da questo punto di vista e, per questo motivo, si noterà una stretta generale sui tempi di caricamento delle pagine web.

Dalle fonti ufficiali di Google emerge, inoltre, che l’accelerazione sui tempi di caricamento vada da un minimo del 18% ad un massimo del 35%. Come specificato in precedenza, ciò è al momento implementato solo su Chrome Canary: una versione di Chrome che include alcune funzionalità beta e che, per questo motivo, è da ritenersi alquanto instabile (non si consiglia, quindi, di utilizzare abitualmente questo browser ma la versione ‘classica’ di Chrome).

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