Attenzione: app truffaldine, numero di telefono WhatsApp su Google

Sono ben due le emergenze in fatto di sicurezza digitale che affliggono gli utenti dei device mobili che, secondo gli alert in questione, devono guardarsi da un lotto di 164 fastidiose app spara pubblicità, e da un nuovo inconveniente alla privacy di WhatsApp.

Attenzione: app truffaldine, numero di telefono WhatsApp su Google

Non passa giorno che non sia messa a repentaglio la sicurezza dei sempre più utilizzati smartphone, e di coloro che, in tempi di coronavirus, fanno ricorso alle app di messagistica per rimanere in contatto con i propri cari. A confermare tale assunto sono due nuove emergenze in tema sicurezza digitale, riguardanti il panorama Android e l’app WhatsApp. 

Sovente, ci si rivolge al mondo delle app, per dotare il proprio tablet o smartphone di funzioni nativamente assenti. Proprio per questo motivo, in particolar modo su Android, questo sembra essere uno dei canali preferiti dai malintenzionati per sbarcare sui device delle vittime, e fare danni, come nel caso appena appurato dalla security house White Ops, esperta nel rinvenire frodi pubblicitarie (anche via bot).

Nel caso specifico, il Satori Threat Intelligence team di White Ops ha scoperto come, nel Play Store, vi fossero 164 applicazioni (debitamente elencate sul loro sito web) che ricorrevano all’espediente di scimmiottare nomi e funzioni di equivalenti affidabili, con lo scopo di farsi scaricare e installare, col risultato che, globalmente, le app incriminate avevano ottenuto 10 milioni di installazioni, prima dell’intervento di Google.

Le app coinvolte nella “truffa” in questione, oltre a tracciare la navigazione web degli utenti, mostravano loro pubblicità “fuori contesto”, anche ad app non avviata (una pratica che Big G proibisce dallo scorso Febbraio), ovviamente molto invasive (financo sulla Home), che rallentavano il dispositivo ospite. Come accennato, Google è intervenuta, rimuovendo dal Play Store le app truffaldine e, via Play Protect, disabilitandole dai device infettati, dai quali vanno però disinstallate manualmente, attraverso l’apposita sezione delle impostazioni. 

Anche gli utenti di un’app specifica, ovvero della famosissima WhatsApp, non se la passano di certo meglio. Reduce dal ritorno su Google dei link ai gruppi creati, la messaggistica in verde è finita al centro di un nuovo problema in tema privacy, segnalato dal ricercatore di sicurezza Rajashekhar Rajaharia.

Quest’ultimo, che ha provato ad avvertire la piattaforma, ha reso noto come, eseguendo una ricerca su Google, emergano i numeri di telefono ed i file mp4 (video) di diversi utenti: se, per fortuna i file video appaiono essere criptati, e non apribili, i numeri di telefono risultano in chiaro, con la conseguenza che si potrà essere aggiunti da malintenzionati, e vedersi proporre truffe o somministrare attacchi hacker. Nell’attesa che WhatsApp si esprima anche su questa nuova problematica, il consiglio degli esperti è quello, per qualche tempo, di messaggiare prevalentemente con gli utenti che si hanno già in rubrica

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