Attenti al numero anti-bulli, ed alla truffa della lotteria spagnola

Ultimamente, gli SMS stanno conoscendo una seconda giovinezza. Grazie agli hacker che li usano per le loro truffe: come quella della possibile vincita di 1 milione di euro alla lotteria spagnola. Eccone i dettagli.

Attenti al numero anti-bulli, ed alla truffa della lotteria spagnola

Negli ultimi tempi, far riferimento alla Spagna va assai di moda nelle truffe che coinvolgono gli utenti degli smartphone, e dei semplici feature phone. Oltre alla mezza bufala del nuovo servizio anti bullismo, in questi giorni – per SMS – circola la vera e propria truffa relativa ad una possibile vincita alla lotteria spagnola

La prima notizia è una sorta di mezza bufala, ed è relativa all’eventualità che sia stato attivato un nuovo servizio anti bullismo: diversi utenti, infatti, hanno ricevuto un messaggio nel quale si li invitava a far sempre affidamento, 24 ore su 24, su un nuovo numero contro i bulletti, attivo al 900018018. Il numero in oggetto, a quanto pare, esiste per davvero, ed ha realmente una funzione anti bullismo, ma in Spagna.

Nel nostro paese, invece, la numerazione cui far riferimento, in frangenti simili, è la 800-669696: una circostanza da non sottovalutare, perché diffondere – sui social – una numerazione sbagliata – per scopi di emergenza – equivale a mettere nei guai, se non se stessi, almeno chi potrebbe trovarsi nel momento del bisogno.

Passando alla vera e propria truffa “spagnola”, la pagina social della Polizia Postale – nota come “Una vita da social” – ha allertato gli utenti in merito alla circolazione di un messaggio SMS, che notizierebbe della possibilità di aver vinto 1 milione di euro alla lotteria spagnola

Le forze dell’ordine, nell’alert diffuso a tal riguardo, hanno fornito anche altri dettagli: la finta buona notizia di cui sopra presenterebbe anche un link, che porterebbe ad una pagina nella quale verrebbero richiesti – per l’accredito della vincita – i dati anagrafici della vittima, oltre ai suoi riferimenti bancari, ed ai dati della carta di credito. Ovviamente, non v’è alcuna lotteria iberica del genere e, fornendo i dati accennati, diversi utenti lamentano di esser stati “alleggeriti” di diverse centinaia di euro. 

Oltre al danno, anche la beffa: l’anonimo truffatore alla base di questa campagna criminale 2.0, infatti, è solito richiedere una cauzione di 500 euro per sbloccare l’accredito della vincita, una prassi – questa – che risale agli albori delle truffe nigeriane, nelle quali veniva sollecitato un contributo per poter esportare all’estero i capitali tenuti in ostaggio dal crudele dittatore di turno. 

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