Apple introduce il blocco per inattività con iOS 18.1: massima protezione per i dati su iPhone

Con iOS 18.1, Apple ha introdotto una nuova funzione di sicurezza chiamata "riavvio per inattività," che rende inaccessibile l'iPhone dopo quattro giorni di inutilizzo, aumentando la protezione dei dati personali anche in caso di furto.

Apple introduce il blocco per inattività con iOS 18.1: massima protezione per i dati su iPhone

Con l’ultimo aggiornamento di iOS, versione 18.1, Apple ha introdotto un’importante funzione di sicurezza denominata “riavvio per inattività”. Questo meccanismo, identificato all’interno del codice iOS 18.1 e svelato dal portale 404 Media in collaborazione con lo studio dell’Istituto Hasso Plattner, modifica le modalità di accesso ai dati di iPhone in caso di inutilizzo prolungato del dispositivo.

La funzione riavvio per inattività non solo rappresenta un ulteriore strato di protezione, ma rende anche più difficile per chiunque, compresi ladri o altri utenti non autorizzati, l’accesso alle informazioni contenute nel dispositivo, soprattutto se si tenta di forzarlo. Il funzionamento del riavvio per inattività si basa sul monitoraggio del tempo di inattività del dispositivo: una volta che l’iPhone rimane inutilizzato per un periodo di almeno quattro giorni, il sistema operativo attiva automaticamente un riavvio forzato.

Questo riavvio altera lo stato di accesso del dispositivo, trasformandolo da “AFU” (After First Unlock) a “BFU” (Before First Unlock), cioè da una condizione in cui il dispositivo è stato sbloccato una volta a una in cui si trova come nuovo o appena acceso. Questo blocco rende inaccessibili i dati a meno di fornire credenziali autentiche, imponendo così una sicurezza molto elevata e proteggendo il dispositivo da tentativi non autorizzati di accesso, anche quelli effettuati con metodi alternativi come strumenti di hacking. 

La nuova funzione di sicurezza ha suscitato reazioni differenti, specie per il suo effetto diretto sui tentativi di sblocco da parte delle forze dell’ordine. Alcuni rapporti hanno rivelato che questo blocco ha reso più difficile, se non impossibile, per gli agenti di polizia ottenere prove memorizzate all’interno di dispositivi sequestrati e non utilizzati da tempo. Tuttavia, gli esperti di sicurezza sottolineano che questa misura è principalmente finalizzata a tutelare la privacy dell’utente comune, piuttosto che a ostacolare l’accesso delle forze di polizia.

La funzione infatti è progettata per impedire che i dati personali siano facilmente accessibili a terze parti o a potenziali ladri che potrebbero ottenere un dispositivo rubato. Il professore associato e crittografo Matthew Green della Johns Hopkins University ha espresso un’opinione positiva su questo sviluppo, osservando che la principale minaccia a cui questa funzione risponde non è tanto la polizia, ma le persone che potrebbero rubare il telefono per utilizzarlo o per compromettere le informazioni contenute.

Secondo Green, il riavvio per inattività rappresenta una misura preventiva che potrebbe fare una reale differenza nel caso di furti: se il telefono resta inutilizzato, diventa praticamente inaccessibile, a meno che non si possieda la chiave di sblocco. Questa misura, commenta Green, aumenta notevolmente la sicurezza di ogni utente iPhone, specialmente quelli più vulnerabili a episodi di furto o perdita. A differenza di altre caratteristiche di sicurezza che Apple tende a comunicare con trasparenza, questo aggiornamento non è stato accompagnato da dichiarazioni ufficiali da parte dell’azienda. In passato, Apple ha introdotto nuove funzioni di sicurezza in risposta a feedback sull’accesso non autorizzato, e la funzione di riavvio per inattività sembra seguire la stessa linea di potenziamento progressivo della sicurezza. Con l’attenzione sempre maggiore verso la protezione dei dati personali, iOS 18.1 potrebbe diventare un punto di riferimento per la protezione integrata negli smartphone. 

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