Apple contro le sigarette elettroniche: rimosse tutte le applicazioni dal proprio store

La decisione di Apple di bandire tutte le app sulle e-cig segue i tanti casi di disturbi ai polmoni (con qualche caso di decesso) emersi negli Stati Uniti d'America

Apple contro le sigarette elettroniche: rimosse tutte le applicazioni dal proprio store

La questione sulle sigarette elettroniche è sempre stata oggetto di dibattito nella società moderna. Questi particolari dispositivi, simili alle ben più classiche sigarette, ma, probabilmente, meno nocive, sono diventati molto comuni. A spingere questo fenomeno, come accennato, potrebbe essere proprio la convinzione che facciano meno male, sebbene questo fattore non sia mai stato dimostrato univocamente a livello scientifico.

Non è un caso, infatti, che negli ultimi tempi si sia assistito a centinaia di casi di gravi disturbi polmonari che, in alcune situazioni, hanno portato anche alla morte del paziente (i pazienti erano ‘svapatori’). La situazione, quindi, è tutt’altro che definita ed aziende del calibro di Apple non se la sentono di ‘rischiare’.

Apple rimuove tutte le app sullo ‘svapo’ dall’App Store

Stando a quanto emerso nelle ultime ore, pare che l’azienda di Cupertino abbia deciso di intervenire in maniera preventiva rimuovendo dal proprio App Store tutte quelle applicazioni che, in un modo o nell’altro, hanno a che vedere con il mondo delle sigarette elettroniche. Badate bene che tale divieto si limita esclusivamente al download di applicazioni.

Se aveste già una qualunque app sul vostro iPhone, potrete continuare a possederla e ad utilizzarla senza alcun problema. Se, invece, vi capitasse di disinstallarla, non esiste modo ufficiale per poterla riottenere sul proprio dispositivo. Si tratta di una presa di posizione alquanto forte, la quale può essere accolta con favore o meno: sta a voi decidere.

I casi clinici emersi potrebbero essere legati alla Vitamina E acetato

Tornando ai casi clinici degli Stati Uniti d’America, pare che ci sia un potenziale agente patogeno: si tratta della Vitamina E acetato. Ad affermare ciò sarebbe il Cdc, ossia l’Agenzia per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti d’America. Tale ente avrebbe analizzato tale sostanza ed avrebbe concluso che la stessa sarebbe utilizzata anche per la preparazione di prodotti a base di Thc.

Ribadiamo, infine, che in Italia esiste un apposito divieto alla pubblicizzazione sui social network di qualunque elemento che abbia qualcosa a che fare con le sigarette elettroniche. A stabilirlo è stato il Tribunale di Roma, a seguito di una procedimento legale avviato dall’associazione dei consumatori “Asso-Consum Onlus”.

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