Nel mirino si trova l’app “Natural Cycles“, certificata dall’Unione Europea. Tale app dovrebbe aiutare a prevedere il controllo delle nascite, ma è finita sotto accusa dopo avere provocato 37 gravidanze indesiderate.
L’app segnala i giorni fertili e quelli meno, tutto questo in base alla temperatura corporea. Sono state però riscontrate 37 gravidanze non volute da soggetti che utilizzavano l’applicazione come “metodo contraccettivo”. Così, il dispositivo medico -certificato in Europa – finisce sotto i riflettori e, con esso, le 500mila persone che usano l’app.
L’ospedale di Stoccolma “Sodersjuhuset” ha denunciato l’applicazione all’agenzia di controllo per i prodotti medici svedesi, dopo che 37 donne hanno fatto richiesta di aborto, in seguito a gravidanze indesiderate, nonostante si fossero affidate all’app contraccettiva Natural Cycles.
I casi di gravidanze indesiderate sono risultati da uno studio su 600 donne che hanno fatto richiesta di aborto nell’ospedale da Settembre a Dicembre 2017. L’ostetrica Carina Montin dell’ospedale svedese ha dichiarato: “Abbiamo il dovere di segnalare tutti gli effetti collaterali, come le gravidanze, all’Agenzia”.
L’app analizza sulla base di algoritmi e altri fattori, come ad esempio la temperatura corporea, i periodi più o meno fertili per la donna; aiutando quindi a scoprire quando sia “sicuro” avere rapporti sessuali non protetti. Sul sito dell’applicazione si legge: “gli studi clinici hanno dimostrato che Natural Cycles è efficace al 93% per la contraccezione, con un tasso di Pearl del 7.”
Tale tasso è il metodo statistico più comune per misurare l’efficacia di metodi contraccettivi. Natural Cycles è usato da molte donne come una vera e propria alternativa ad altri metodi contraccettivi, come ad esempio la pillola.
Dopo la denuncia dell’ospedale, l’azienda ha annunciato di avere avviato delle indagini interne. Ma, d’altra parte, replica alle accuse: “Nessuna contraccezione è sicura al 100% e le gravidanze indesiderate sono un rischio con qualsiasi contraccettivo“.
I responsabili dell’app fanno sapere che la media di 37 gravidanze indesiderate su 668 menzionate significa un tasso del 5% di donne che hanno usato l’app e avuto una gravidanza indesiderata. Quindi, prosegue l’azienda: ” in linea con ciò che comunichiamo come il rischio in base a un uso tipico, paragonabile ad altri tipi di contraccezione”. Un aumento degli utenti che utilizzano l’app, al momento circa 700.000 in tutto il mondo, comporta anche un aumento di possibili gravidanze indesiderate.