Windows 11 24H2: addio Blue Screen, miglioramenti di sicurezza, nuove funzioni di ripristino e addio alle password tradizionali su Microsoft Authenticator

L’aggiornamento 24H2 di Windows 11 migliora la sicurezza con patch critiche, introduce la Black Screen of Death per errori più chiari e prepara l’addio alle password tradizionali su Microsoft Authenticator, segnando un passo decisivo verso una gestione più sicura delle credenziali digitali.

Windows 11 24H2: addio Blue Screen, miglioramenti di sicurezza, nuove funzioni di ripristino e addio alle password tradizionali su Microsoft Authenticator

Windows 11 continua la sua evoluzione con l’aggiornamento 24H2, che porta miglioramenti significativi in termini di sicurezza, stabilità e usabilità. Tra le novità più rilevanti spiccano la risoluzione di un fastidioso problema legato a Windows Firewall, l’eliminazione del vecchio motore di scripting JScript a favore di una versione più moderna e sicura, e una rivoluzione visiva per la storica schermata di errore Blue Screen of Death, ora pronta a trasformarsi nella Black Screen of Death con informazioni più dettagliate e utili. Parallelamente, Microsoft accelera la transizione verso un’autenticazione più sicura con l’abbandono delle password tradizionali su Microsoft Authenticator, puntando sulle passkey, un metodo che promette di proteggere meglio gli utenti da rischi comuni come phishing e furti d’identità, segnando così un cambiamento importante nella gestione della sicurezza personale digitale.

L’aggiornamento Windows 11 versione 24H2, identificato dalla sigla KB5062553, è arrivato puntuale il 8 luglio, risolvendo un problema legato a Windows Firewall con sicurezza avanzata. In particolare, il bug generava un evento di errore inutile a ogni riavvio del PC (Event 2042 “Config Read Failed”), che sebbene non influenzasse l’effettivo funzionamento del firewall, risultava fastidioso per utenti e amministratori IT.

Microsoft aveva già chiarito che l’errore non indicava malfunzionamenti reali, ma era legato a una funzionalità futura non ancora completamente implementata. Con questo update, però, il problema è stato definitivamente risolto, migliorando la stabilità del sistema e garantendo una migliore esperienza d’uso. L’invito è quindi quello di procedere con l’installazione dell’aggiornamento per chi utilizza Windows 11 24H2, così da eliminare il log di errore superfluo e beneficiare delle altre patch di sicurezza e stabilità incluse.

Con l’aggiornamento 24H2, inoltre, Microsoft compie un passo deciso verso un futuro digitale più sicuro e veloce, rimuovendo dal sistema il vecchio motore di scripting JScript, attivo sin dai tempi di Internet Explorer 3.0. Al suo posto entra in scena JScript9Legacy, un componente erede della tecnologia introdotta con Internet Explorer 9 ma aggiornato agli standard di sicurezza odierni. La mossa, apparentemente tecnica e silenziosa, ha un impatto rilevante nella lotta alle vulnerabilità storicamente sfruttate dai malintenzionati tramite il vecchio motore. Oltre a migliorare le prestazioni nelle applicazioni web, il nuovo sistema innalza il livello di protezione contro attacchi come l’iniezione di codice XSS, oggi ancora diffusi. L’aggiornamento avviene in modo automatico, senza interventi da parte degli utenti o interruzioni nei flussi di lavoro: un’evoluzione che segna l’addio a una tecnologia superata e l’ingresso in una nuova fase del sistema operativo più diffuso al mondo.

Secondo quanto emerso online, Windows 11 sta per dire addio alla storica Blue Screen of Death, sostituendola con una Black Screen of Death dal design più moderno e funzionale. Questa nuova schermata, attualmente in fase di test nel canale Release Preview per gli Insider, promette di offrire informazioni più dettagliate sugli errori critici del sistema, con l’eliminazione della faccina triste e del codice QR a favore dello “stop code” e dell’indicazione precisa del driver o file responsabile del crash. Il cambiamento, il primo significativo dal tempo di Windows 8, vuole facilitare la diagnosi e la risoluzione dei problemi, mentre l’aggiornamento 24H2 introduce anche nuove funzionalità di ripristino rapido, come Windows Quick Machine Recovery, ideate per migliorare la resilienza del sistema dopo eventi critici come quello causato dal malfunzionamento di un aggiornamento di sicurezza nel 2024.

Sul fronte della sicurezza personale e digitale, Microsoft Authenticator si prepara a un cambio di paradigma. A partire dal 1° agosto, l’app non supporterà più la gestione delle password tradizionali, concentrandosi invece sulle passkey, un metodo di autenticazione che sfrutta PIN, impronte digitali o riconoscimento facciale.

Le passkey rappresentano un notevole passo avanti nella protezione degli account, poiché non si basano su semplici stringhe di testo vulnerabili, ma su chiavi crittografiche pubbliche e private, con la chiave privata conservata solo sul dispositivo dell’utente. Questo elimina rischi comuni come phishing, attacchi brute-force e furti di identità legati all’uso improprio o al riutilizzo delle password. Microsoft ha già iniziato la transizione, rimuovendo la possibilità di creare nuove password a giugno e disattivando la compilazione automatica delle password salvate a luglio.

Dal 1° agosto le password memorizzate non saranno più accessibili tramite Authenticator. Per chi volesse continuare a utilizzare password tradizionali, la casa di Redmond suggerisce di affidarsi al browser Edge, ma gli esperti di sicurezza consigliano caldamente di adottare le passkey per una protezione superiore e una gestione semplificata delle proprie credenziali.

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