Tosca confessa: "Accoglienza e integrazione sono parte di me"

Tosca sta ottenendo tantissimi successi e premi come le Targhe Tenco, che l'hanno resa soddisfatta. Un'artista che ci tiene a mostrare diverse culture, anche perché per lei l'integrazione e l'accoglienza sono una bandiera.

Tosca confessa: "Accoglienza e integrazione sono parte di me"

Tosca, cantautrice che si è presentata all’ultimo Festival di Sanremo, sta raccogliendo il duro frutto del suo lavoro. Ha ottenuto due premi molto importanti e inaspettati allo stesso tempo. Ha vinto due Targhe Tenco, la prima per il miglior singolo “Ho amato tutto”, che ha portato a Sanremo, e la seconda con l’album “Morabeza”, nella categoria Miglior interprete di canzoni, ed è stata protagonista nel film di Emanuela Giordano dal titolo “Il suono della voce”.

Un momento davvero importante e ricco di emozioni, che l’artista descrive in questo modo ad Adnkronos: “Non mi aspettavo niente, è tutto così strano. Ho fatto un documentario e l’ho fatto per gioco, poi il materiale che ho fatto era bellissimo e quindi abbiamo pensato di andare a Rai Cinema. Ma da lì, a vincere…”.

“Il suono della voce” non è solo il titolo del documentario, ma anche la canzone scritta per lei da Ivano Fossati. Un documentario che è stato registrato e realizzato durante il suo tour brasiliano e racconta il bisogno dell’artista di avvicinarsi ad altre culture e lingue per creare una sorta di melting pot, come ormai ci ha abituato.

Tosca è nipote di migranti, per cui per lei l’integrazione e l’accoglienza sono fondamentali, una bandiera. Con questo documentario ha voluto dare risalto e importanza, non solo alla sua musica, ma anche ad altre culture, contaminandole e arricchendole con la sua.

Sono premi e attestati di stima per cui è commossa, come anche il brano di Sanremo rimasto nel cassetto per parecchio tempo, ma Amadeus è riuscito a coniugare vari stili, per cui si dice fiera del brano che tanto successo ha avuto. Infine, dedica il premio Tenco a tutti coloro che “amano solo cantare e suonare, e che il loro successo scaturisca dalla loro strada, la maturità artistica, la loro esigenza di fare musica. Come qualsiasi altro lavoro che si rispetti”.

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