Tornano i dischi in vinile, cresciuta a dismisura la domanda

Il rinnovato interesse delle grandi case discografiche ha avuto effetti su tutto il mercato con conseguenze per stampatori, etichette indipendenti e negozi.

Tornano i dischi in vinile, cresciuta a dismisura la domanda

Filippo de Fassi, il titolare della Phonopress, nota azienda che stampa vinili, ha ricevuto una richiesta smisurata, tanto che bisogna attendere fino a dodici settimane per riceverli, un mercato d’elite, che ricerca pezzi vintage, la richiesta ha avuto il boom durante il lockdown dove la gente era rinchiusa in casa e solo la musica poteva salvarla.

Soprattutto Amazon ne ha commercializzati tanti, slo negli STati Uniti la vendita di vinili ha raggiunto il miliardo e mezzo di dollari, ne hanno approfittato le case discografiche, le major, incrementandone l’acquisto, sono diventati veri e propri oggetti di culto, desiderati da molti collezionisti.

Una volta i vinili si trovavano nei mercatini dell’usato e dell’ antiquariato, nessuno si sarebbe aspettato un simile boom, ma sono diventati oggetti in voga, tanto che tanti artisti oltre che su cd pubblicano i loro pezzi su vinile, come ad esempio i popolarissimi Maneskin, che hanno spopolato in Italia, o i One Direction e Billie Eilish, o gli intramontabili Pink Floyd che sono al quinto posto nelle vendite.

Ma de Fassi ammette che è un fenomeno che andrà sempre più in calo e si ritornerà ai cd, e  a causa dell’allungamento dei tempi di produzione causato dall’interesse delle grandi case discografiche, hanno puntato su formati alternativi come le musicassette. I pre order, cioè la possibilità di ordinare un disco prima della sua pubblicazione, sono stati inventati dalle etichette indipendenti.

I prezzi sono aumentati a dismisura, nei negozi soprattutto sono arrivati a costare 40 euro e molti si rivolgono ad Amazon, dove i prezzi sono più concorrenziali, Alla lunga questo mercato sarà sostenibile solo se le major decideranno di lasciare i prezzi bassi; inoltre, per stampare migliaia di dischi servono tempo, esperienza e macchine adatte, difficili da trovare. servono attenzioni e manutenzione costante per mantenere i ritmi di produzione. e molte piccole etichette rinunciano alla produzione.

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