Tony Bennett, il racconto della moglie sull’Alzheimer e l’emozione di Lady Gaga: "Mi ha riconosciuta solo sul palco"

In un documentario durato circa 15 minuti nel programma della CBS "60 Minutes", viene raccontato l'ultimo concerto di Tony Bennett e della sua malattia.

Tony Bennett, il racconto della moglie sull’Alzheimer e l’emozione di Lady Gaga: "Mi ha riconosciuta solo sul palco"

In questi giorni, ma in particolar modo Lady Gaga, sta portando avanti una forte campagna pubblicitaria per il suo secondo album jazz con Tony Bennett che ha come titolo “Love for Sale“, disponibile in tutto il mondo dal 1 ottobre in varie versioni (vinile, disco e anche cassette con diverse cover). Per il crooner, come annunciato già nelle scorse settimane, si dovrebbe trattare del suo ultimo album in studio.

Durante il documentario trasmesso su “60 Minutes“, programma televisivo statunitense di attualità, in onda su CBS, si parla del dietro le quinte del doppio concerto al Radio City Music Hall insieme a Lady Gaga e l’avanzamento della malattia, ove intervengono la giovane cantante, la moglie Susan Benedetto e il figlio oltre che manager Danny.

La malattia e il racconto di Susan

Nel seguente documentario, durato circa quindici minuti, si inizia con un breve racconto della moglie Susan, ove svela che i primi sintomi della malattia sono arrivati alcuni anni fa, precisamente quando Tony ha svelato di non ricordarsi più i nomi dei suoi musicisti. Stuzzicato dal conduttore Anderson Cooper, la donna rivela che ad oggi il crooner americano non sa di avere l’Alzheimer

La dottoressa Gayatri Devi, neurologa che ha scoperto il morbo di Alzheimer su Tony Bennett nel 2017, rivela che nessuno sa esattamente cosa stia succedendo nel cervello del crooner americano, ma l’unico consiglio dato è quello di continuare, ovviamente nei limiti, a cantare, perché è la scelta più saggia da fare per stimolare il suo cervello.

Le parole di Lady Gaga

Grande merito di questa doppia esibizone vanno dati anche a Lady Gaga, che ha dovuto cambiare totalmente approccio nei confronti di Tony: “Per le prime due settimane che ho visto Tony dopo il Covid, mi ha chiamato “Tesoro”. Ma non ero sicuro che sapesse chi ero” e successivamente racconta delle prove di luglio: “Se dicessi ‘Tony, ti piacerebbe cantare ‘Love for Sale'”, lui direbbe “Sì”. E se invece dico: ‘Tony, ti piacerebbe cantare ‘Love for Sale’ o ‘It Don’t Mean a Thing if it Ain’t Got That Swing'”, potrebbe non avere una risposta così facile”.

Una volta aperto il sipario del Radio City Music Hall il volto di Tony si accende e, con il suo solito gesto delle braccia alzate, inizia a dare il meglio di se. Il crooner si esibisce con una decina di brani e, nonostante ci siano state alcune piccole sbavature, l’artista ha ricevuto più di venti standing ovation, riuscendo a far divertire il pubblico.

Il momento più emozionato del racconto però arriva quando Lady Gaga si unisce a lui sul palco per cantare alcuni duetti finali con Tony che esclama: “Lady Gaga!… mi piace!”. Per la sua partner musicale questa piccola esclamazione è stato un vero e proprio tuffo al cuore.

“È la prima volta che Tony pronuncia il mio nome dopo molto tempo ha affermato con una certa emozione Lady Gaga che poi conclude “Ho dovuto trattenermi, perché avevamo uno spettacolo tutto esaurito e ho un lavoro da fare. Ma te lo dico, quando sono uscito dal palco e lui ha detto: ‘Sono Lady Gaga’, il mio amico mi ha finalmente visto. Ed è stato molto speciale”. Il concerto si conclude con Lady Gaga che scorta fuori dal palcoscenico il cantante, ricevendo l’ultima standing ovation sia dal pubblico che dai musicisti.

Pochi giorni dopo, abbiamo incontrato Tony e Susan durante la loro passeggiata a Central Park, il più grande parco nel distretto di Manhattan, ove il cantante si siede sulla sua solita panchina (intitolata a lui durante il 95esimo compleanno). Qui Tony sembra essere molto sperduto e, interrogato da Anderson Cooper, afferma di non ricordarsi nulla del concerto al Radio City Music Hall.

Per Lady Gaga si tratta comunque di una storia emotiva e non triste. Rivela che l’Alzheimer, nonostante abbia influenzato alcuni aspetti della vita di Tony Bennett, non è riuscito a scalfire il suo talento e che sul palco riesce ancora a essere magnifico.

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