A circa due mesi dall’inizio del suo Lo Stadio Tour, Tiziano Ferro si racconta in maniera molto sincera in una intervista rilasciata al settimanale Gioia. Chi segue l’artista di Latina fin dai suoi esordi, oramai ha imparato, in un certo qual modo, a conoscerlo un po’. E, se c’è una cosa di Tiziano Ferro che salta subito all’occhio è il suo essere sfuggente.
Tuttavia, se, in parte il motivo è da ricercare nel voler conservare, più o meno intatti, i suoi spazi, pur essendo un personaggio pubblico, un ulteriore motivo è il comportamento al limite dell’ossessivo di alcuni dei suoi fan, che lo ha in qualche modo costretto a cambiare casa più e più volte: “Ho un rapporto molto conflittuale con la fama. Roma è impossibile, ora sto tra l’Inghilterra e Milano, ma anche qui mi sembra di essere sempre seguito. Postano sui social mie foto mentre dormo in aereo, mentre bevo il caffè. Mi sento sempre geolocalizzato. Una volta ho litigato con un tizio che mi ha fotografato mentre facevo la doccia in palestra”.
Geolocalizzato. La scelta del termine potrebbe far sorridere ma, se ad essere in questione è la privacy di un individuo che chiede solo che gli venga portato il rispetto che si deve ad ogni essere umano, la questione si fa più che seria perché, come recita il famoso detto, a tutto c’è un limite: “Penso alla volta che mi sono rotto una caviglia e sono uscito dall’ospedale col gesso, addolorato, stravolto. Fuori c’era uno con lo smartphone pronto a immortalarmi, gliene ho dette di tutti i colori. Ma il momento più basso è stato quando mi hanno chiesto: «Posso farmi un selfie con te?» alla camera ardente di mio nonno”.
Episodi che rasentano davvero l’assurdo. È per questo motivo che, durante l’intervista rilasciata a Gioia, Tiziano si è davvero messo a nudo e ha motivato molti dei suoi comportamenti, fino a questo momento rimasti un tabù per molti.
Inoltre, il cantautore di Latina non si spiega in nessun modo il comportamento di alcuni suoi fan che lo immortalano nei luoghi e nei momenti più impensabili, senza un vero motivo, giusto per il piacere di farlo: “Tra l’altro non capisco che gusto ci sia. Se ti limiti a guardarmi, nel tuo ricordo resterò bello per sempre. La luce impietosa di uno scatto rubato invece inchioderà per sempre i miei difetti”.