SWED, tra rap e jazz il nuovo EP "Border Wall"

Disponibile da venerdì 20 marzo, in tutte le piattaforme digitali e in vinile, l'ultimo lavoro del musicista romano che unisce i suoni contemporanei del rap con le atmosfere classiche del jazz.

SWED, tra rap e jazz il nuovo EP "Border Wall"

Quando la trap impazza nelle playlist dei giovanissimi e il rap ormai è sdoganato anche a Sanremo, ecco che arriva un piccolo esperimento che mescola in modo originale e raffinato elementi provenienti dai linguaggi più moderni del rap, con suoni e atmosfere del jazz del passato.

Classe ’90, sin da piccolo si appassiona grazie al nonno alla musica classico-lirica, crescendo si avvicina sempre di più alla musica nera tra jazz e blues, per poi scoprire il mondo dell’Hip-Hop in particolare l’old school americana. Dopo un’intensa attività live e numerose collaborazioni su disco con molti rappresentanti della scena romana, debutta ora con il suo primo mini album.

Così SWED nel suo ultimo EP dal titolo “Border Wall“, pubblicato da Do Your Thang Records, porta simbolicamente Eminem a un appuntamento con Frank Sinatra. Sei tracce che mescolano rap, nu jazz, R&B e soul finanche reggae, accomunate dalla matrice black che unisce e consolida l’approccio compositivo. Oltre SWED, artefici di questa ricetta sono il produttore rap Rubber Soul e del musicista Benjamin Ventura.

Le linee vocali di SWED cantate in inglese e in spagnolo sono lontane da qualsiasi paragone, quantomeno in Italia. Un’emotività quasi recitata pervade l’ascoltatore grazie a un’atmosfera intimista che deriva anche dal suo timbro profondo e cavernoso. La musica vede integrarsi tromba e flauto con basso e chitarra, cori, linee vocali e beat si mescolano in un raffinato gioco di armonie e melodie.

Nel disco sono presenti anche due MC che sostengono questa combo intergenere, Penny della crew DYT e Danno del Colle der Fomento. Quest’ultimo proprio presente anche nel videoclip che accompagna la pubblicazione di “Border Wall”, dove la traccia Gang Lords feat. Danno rappresenta quindi un ulteriore sintesi del connubio artistico tra jazz e mondo Hip-Hop.

Il video, realizzato da Ennio Serafini, racconta – ispirandosi ai gangster movie del passato – l’eterna lotta tra le major e i musicisti, tra il mercato discografico e gli artisti. Una storia che strizza l’occhio a un certo tipo di cinematografia americana fatta di speakeasy, bicchieri di bourbon e partite a poker clandestine in sottoscala fumosi.

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