Magna Carta Holy Grail è il titolo del nuovo album del patriota Jay-Z e sarà disponibile esattamente dal 4 luglio 2013, con al suo interno anche una cover di “Smells Like Teen Spirit”, il famosissimo inno generazionale dei Nirvana, primo singolo di Nevermind (1991).
Il permesso è stato accordato da Courtney Love, detentrice dei diritti delle canzoni dei Nirvana ed ex moglie del sempre compianto Kurt Cobain, leader della band di Seattle.
Il risultato che ne verrà fuori farà sicuramente discutere, perché si tratta di pesi massimi. I Nirvana sono LA band più famosa degli anni novanta, la bandiera del grunge, una leggenda del rock. La morte di quel genio di Kurt ha depresso una generazione e imposto sul mercato i capelli sporchi e i cardigan sgulciti con le camice a quadri. La rockstar zero hype, quella che se ne frega della moda e delle esternalità positive che essere una rockstar può comportare. Almeno a prima vista.
Jay-Z invece è già una leggenda pure lui, ma del rap. Storie di strada. New York, La droga. L’ostentazione della ricchezza, il gusto per l’avercela fatta, l’egocentrismo, il talento. L’imprenditorialità e il successo, i soldi, le case discografiche, i sigari cubani. Beyoncé Knowles come moglie. Il sogno americano. Il potere del capitale.
La combo è un gioco che invoglia i media ad attenderne impazienti l’ascolto, per poi scriverne pagine e pagine di insulti, ché non si può sporcare un pezzo di storia così importante con dello stupido rap tamarro, e pagine e pagine di lodi, ché il pezzo è spettacolare e Jay-Z è riuscito a rendere addirittura pmigliore il pezzo dei Nirvana, facendo guadagnare si Courtney Love che il buon vecchio Jay-Z, e dando da mangiare contenuti succosi ai media affamati.
I fan, in quanto fanatici, in qualche modo apprezzeranno, estremizzeranno e commenteranno. Tanto tanto.