Oggi è appena uscito il nuovo disco di Rocco Hunt che porta il titolo “SignorHunt”, titolo su cui ironizza il comico Alessandro Siani per la somiglanza al termine napoletano “S’ignorant” che vuol dire sei ignorante.
Dopo la vittoria a Sanremo Giovani Rocco Hunt non si ferma più e dopo il successo “E’ nu juon buon” sforna altri album e oggi tocca al SignorHunt. Il video di Vene e vvà che è un estratto dell album ha superato il milione e 300 mila visualizzazioni su YouTube. Il giovane rapper napoletano può dirsi soddisfatto ma non si sente ancora di fare il salto e partecipare a Sanremo asieme ai “grandi” e afferma che si presenterà solo quando avrà un brano forte come quello che lo ha portato a vincere la categoria giovani.
“Denuncio il sociale ma con spensieratezza” afferma il rapper che si dice felice per le sfaccettature dell’album e per le collaborazioni che portano il nome di Guè Pequeno, Enzo Avitabile, Neffa, J.Ax, Clementino, compagno di avventure da sempre, Speaker Cenzou, O’Zulu, Chiara, Mario Biondi, Maruego, Luchè, Nazo, Zoa, Maccio Capotonda e Chief.
Rocco tocca temi importanti senza peli sulla lingua (infatti fa il cognome del noto politico della lega Nord, Matteo Salvini e la conduttrice Barbara D’Urso) come l’immigrazione, la droga, l’amore, la crisi, ma c’è spazio anche per pezzi da ballare come quello con Clementino e un pezzo Soul con la cantante Chiara.
E alla domanda sul pezzo con Mario Biondi risponde “i rapper americani campionano i beat Jazz. Noi in Italia non lo facciamo, non sfruttiamo questi talenti come Mario Biondi. Quasi quasi lo defiremmo “nero a metà”?”. Infine non si risparmia a spiegare che con il dialetto non si dovrebbe mai esagerare nelle canzoni, ma anche non abbandonarlo mai.