Per ricordare Franco Califano, in occasione del secondo anniversario della sua scomparsa, i Negramaro, hanno deciso di incidere una loro versione di “Roma nuda”, la canzone dedicata alla Capitale d’Italia, pubblicata da Califano nel lontano 1976 e contenuta nell’album “Tutto il resto è noia”.
Il famosissimo gruppo pop rock originario del salento, formato da Giuliano Sangiorgi, Emanuele Spedicato, Ermanno Carlà, Danilo Tasco, Andrea Mariano e Andrea De Rocco, ha anche realizzato un video di questa versione inedita dello storico brano ‘Roma è nuda’, diretto da Tiziano Russo, che è ambientato in una Roma notturna e deserta come quella cantata dal Califfo e che è stato diffuso in anteprima dal sito del Corriere della Sera.
Giuliano Sangiorgi, frontman del gruppo che in questi mesi è al lavoro per realizzare il nuovo e attesissimo album di inediti della band, ricorda così il cantautore romano scomparso due anni fa: “Roma è nuda senza il poeta! È davvero nuda, da quando il “califfo” è andato via per sempre dalle sue strade fatte di asfalto e di preghiere. Ha lasciato un vuoto incredibile, un buco nero fatto di storie e di canzoni, che hanno delineato un contorno indelebile e preciso di questa città di santi e falsi dei. Per ogni verso di Franco c’è un vicolo di Roma in cui perdersi, di notte. Per ogni nota, il suono di una nuova alba sulla città più antica del mondo. Come antico è il canto del suo poeta. Tanto antico quanto modernissimo. Ci manca sentire le sue storie in musica. […] Quando canta lui questa città non ha segreti. Non ha nascondigli. […] Forse, per questo aspetteremo secoli prima che il tempo lo riconosca per quello che è stato, è e sarà per sempre: IL POETA DE ROMA”.
Oltre al gruppo salentino, anche Federico Zampaglione, il cantante dei Tiromancino, ha ricordato il cantante romano pubblicando su Facebook il video di “Non escludo il ritorno” con il commento: “Esattamente due anni fa il Maestro Califano ci lasciava. Lo voglio ricordare con questa canzone scritta insieme. Franco ha voluto che il titolo di questo pezzo fosse inciso sulla sua lapide. Ciao Maestro mio, sei nel mio cuore e ti penso sempre”.