Chester Bennington, frontman della band Linkin Park, è morto suicida. Il cantante si è impiccato nella sua casa di Palos Verdes Estates, uno dei distretti di Los Angeles, secondo quanto riportato la polizia che dice che il suo corpo è stato trovato poco prima delle nove del mattino. Bennington, diventato famoso in tutto il mondo con i Linkin Park nel 2001 grazie al singolo “In the end” tratta dal loro primo album “Hybrid Theory”, aveva solo 41 anni.
Chester ha scelto di morire proprio nel giorno del 53esimo compleanno di Chris Cornell, cantante dei Soundgarden morto suicida lo scorso maggio. Chris e Chester erano molto amici, e Bennington era stato uno degli oratori al funerale di Cornell.
I Linkin Park sono stati una delle band di rock alternativo più popolari di tutti i tempi con hit come “In the end”, “Numb” e “What I’ve done”. Il loro settimo album, intitolato “One More Light” e orientato verso il pop elettronico, è stato pubblicato il 19 maggio di quest’anno. Nella sua carriera Bennington è stato anche il cantante solista per i Dead by Sunrise ed il frontman degli Stone Temple Pilots.
Bennington lascia sei figli, uno avuto da una precedente relazione, uno adottato, uno avuto dal primo matrimonio e tre avuti con la seconda moglie Talinda Ann Bentley, una ex modella di Playboy.
In queste ore si rincorrono i messaggi di cordoglio sui social da parte degli amici e colleghi, su tutti quello del Twitter ufficiale della band One Republic: “Oddio, un Riposa in Pace colossale a Chester Bennington dei Linkin Park, ci spezza il cuore. Il suicidio è il diavolo sulla terra che cammina tra di noi. Chester aveva sei figli. Se c’è qualcuno là fuori che pensa che il mondo sia meglio senza di lui, sei incredibilmente in errore. Per favore, fatevi aiutare.“