Chi di voi, almeno una volta, non ha canticchiato la celebre ‘Stand By Me‘, successo internazionale del 1961 che fu rifatto in tutte le salse, nel corso di questi 50 e passa anni? Purtroppo, Ben E. King, il cantante soul che la portò al successo (o viceversa?) è morto stanotte, all’età di 76 anni. Ne dà notizia il suo agente, Phil Brown, che afferma che Ben E. King è morto per non meglio specificate “cause naturali”.
Benjamin Earl Nelson, questo il nome di battesimo del celebre cantante, nacque ad Henderson, in North Carolina, nel 1938. Sin da piccolissimo, però, si trasferì nella ‘malfamata’ Harlem, il famoso e problematico quartiere di New York dove Ben E. King cominciò la sua lunga carriera musicale. Sul finire degli anni ’50, troviamo il giovane Ben E. King nei Drifters, che lasciò dopo aver inciso una decina di canzoni già nel 1960, per iniziare la sua fortunata carriera da solista.
Come dicevamo prima, il successo principale di Ben E. King fu ‘Stand By Me’, composta nel 1961, ma anche ‘There Goes My Baby’ e ‘Spanish Harlem’ ebbero un discreto successo internazionale. Nel 1964, Ben E. King partecipò anche al Festival di Sanremo, esibendosi con ‘Come potrei dimenticarti’, cantanta in coppia con Tony Dallara.
La storia di ‘Stand By Me’ segue, in parte, la storia di questo straordinario cantante soul. Dopo un improvviso successo nell’anno di uscita, fu riproposta da Adriano Celentano, col titolo di ‘Pregherò’, soli 2 anni dopo, rinvigorendo anche il successo dell’originale: fu anche grazie a Celentano che Ben E. King ottenne l’invito per il successivo Sanremo. Dopo alcuni anni vissuti all’ombra della grande musica, ‘Stand By Me’ ritrovò il successo grazie all’omonimo film del 1986, tratto da un racconto di Stephen King. Da allora, a 25 anni dalla prima uscita, questo pezzo è stato cantato da alcuni dei più grandi artisti internazionali, come Bruce Springsteen e gli U2.