Morgan attacca Junior Cally poco prima del Festival di Sanremo

Intervistato dal "Corriere della Sera", Morgan parla di Junior Cally, attaccando i suoi testi scritti negli anni scorsi. Tuttavia, ritorna anche sulla sua esclusione a Sanremo 2010.

Morgan attacca Junior Cally poco prima del Festival di Sanremo

In questa settantesima edizione del “Festival di Sanremo“, condotto da Amadeus insieme ai suoi numerosi ospiti, tra cui Rosario Fiorello e Tiziano Ferro, in gara c’è anche Morgan in coppia con l’attore e cantautore Bugo. I due insieme canteranno la canzone intitolata “Sincero”.

A poche ore dall’inizio del “Festival di Sanremo”, però, Morgan ha rilasciato una intervista ad Andrea Laffranchi per il “Corriere della Sera”. In questa circostanza, oltre a parlare dei suoi progetti futuri, e di come è nato il suo duetto con Bugo, rilascia delle dure dichiarazioni su Junior Cally, rapper in gara nella kermesse sanremese.

Le parole di Morgan

Morgan rilascia una dura e lunga dichiarazione su Junior Cally: “Ci sono cose indecenti che non meriterebbero di essere pubblicate. Ho letto dei testi in cui Junior Cally parla di atti intimi con un linguaggio che non c’entra con Boccaccio o De Sade. Quella non è verità della parola come dicono ma qualcosa di brutto, volgare e violento. Non è censura. Questa roba non fa paura al potere, anzi è strumento del potere”.

Marco Castoldi ha partecipato a Sanremo nel 2016, come membro dei Bluvertigo, con il brano “Semplicemente”, venendo eliminato in semifinale: il suo rapporto con la kermesse è stato sempre controverso. Infatti, nel 2010, doveva partecipare al Festival, ma venne escluso quando disse che usava regolarmente del crack per combattere lo stress.

In questa chiacchierata al giornalista del “Corriere della Sera” ritorna nuovamente su questo argomento. Secondo Morgan, si è trattato di un tentativo di mobbing: “Allora ero sulla cresta dell’onda con “X Factor” e non capii la portata dell’evento. Venni preso come il cattivo esempio. Da lì è disceso tutto il resto, come lo sfratto da casa. Se sono qui è perché non ce l’hanno fatta a distruggermi e non ce la faranno mai”.

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