Luciano Ligabue festeggia i 30 anni di carriera con un nuovo album di 7 inediti e una raccolta di tutti i singoli della sua corposa discografia. Il musicista, che avrebbe dovuto festeggiare la ricorrenza con un grande concerto a Campovolo insieme a 100mila dei suoi fan – ma che a causa della pandemia ha dovuto rimandare l’appuntamento – si è trovato a fare un bilancio del trentennio passato sulle scene.
In un’intervista rilasciata in occasione del lancio del suo nuovo disco e della raccolta dei singoli, il cantautore di Correggio si è aperto su un momento buio della sua carriera avvenuto nel 1999. “Sono grato per questi 30 anni intensi di musica e di successi, ma l’intensità si paga e a volte mi sono perso. Nel ’99, dopo Buon Compleanno Elvis e Radiofreccia, avevo meditato di smettere”, racconta il cantante.
A fine anni ’90, dopo il successo del disco “Buon compleanno Elvis” del 1995, esordì alla regia, precisamente nel 1998, con il film “Radiofreccia“, ottenendo ottimi riscontri dalla critica e al botteghino. Un successo che Ligabue non era pronto ad affrontare, come da sua stessa ammissione: “Non ero preparato a quella mole di successo e all’isolamento che questo portava con sé, né ero pronto a essere raccontato come non sono“.
È stato probabilmente questo periodo l’ispirazione dietro al testo di “Sulla mia strada“, uno dei brani dell’album “Miss Mondo”, uscito proprio nel 1999. È stata proprio la musica, confessa Luciano, a farlo andare avanti. “Mi sono detto: se smetti, come fai a non fare concerti? E a 20 anni da quel periodo critico sono ancora qui“.
77 i singoli della lunga carriera, dall’esordio nel 1990 con l’album omonimo “Ligabue”, fino a “Start” del 2019, ai quali si aggiungono i brani di “7”, album di inediti per il quale, durante la pandemia, Luciano ha ripescato nel suo repertorio sette pezzi che non aveva mai pubblicato e li ha rimaneggiati e registrati per regalarli al pubblico. Tra le canzoni dell’album anche il primo duetto della carriera di Ligabue, “Dolente o Nolente” con Elisa.