Lo Stato Sociale ha annunciato ufficialmente la scelta di prendersi una pausa dal mondo dello spettacolo, decidendo di ritirarsi senza però escludere l’idea di poter tornare in futuro. La band bolognese ha confermato la sua scelta giovedì 27 giugno dal palco dello Sherwood Festival di Padova, davanti a centinaia di persone che hanno assistito al loco concerto sotto la pioggia.
“È necessario smettere di correre“, ha dichiarato alla stampa uno dei cinque componenti della band Alberto ‘Bebo’ Guidetti nello spiegare il motivo della loro scelta. “Ritorneremo quando saremo contenti di farlo, di riprendere a fare discografia, a stare insieme, ad andare sul palco e a riprenderci la gioia“.
La notizia arriva dopo la scomparsa di Matteo Romagnoli, produttore, fondatore della Garrincha Dischi e artefice del gruppo che è venuto a mancare lo scorso giugno. Pochi mesi dopo il suo decesso, a settembre del 2023 il gruppo aveva lasciato intuire che si sarebbero presi una pausa dopo la scomparsa del loro mentore.
“Nel 2023 questa band ha cambiato per sempre la sua forma“, scrissero in un post sulla loro pagina Instagram ufficiale, “da sei siamo diventati cinque senza volerlo e senza poterlo evitare. Ora abbiamo bisogno di tempo – tanto o poco, non lo sappiamo – per guardarci dentro negli occhi e capire cosa fare da grandi“.
Nei 15 anni di carriera, la band composta da Lodovico ‘Lodo’ Guenzi, Alberto Cazzola, Alberto Guidetti, Enrico Roberto e Francesco Draicchio, ha pubblicato sei dischi, partecipando due volte al Festival di Sanremo ed incontrando il favore del grande pubblico grazie a brani come “Una vita in vacanza“. Per ringraziare i fan, la band annunciò in quell’occasione la loro ultima data a Padova, con dei biglietti al costo di un euro.
“Prima di prenderci questo tempo per noi vorremo salutarvi tutti“, scrissero a settembre, “e per farlo abbiamo pensato ad un ultimo concerto, in un posto del cuore: a Sherwood Festival, dove siamo sempre stati a casa e dove torneremo ogni volta a fare la festa di cui abbiamo bisogno.Ci vediamo lì, il 25 giugno.Un euro può bastare, a tutto il resto poi ci pensiamo“.