Le persone che ascoltano musica death metal non sono violente ma allegre

Uno studio condotto nel laboratorio musicale Macquarie University rivela che coloro che ascoltano death metal non sono persone violente e pericolose, ma al contrario allegre e simpatiche.

Le persone che ascoltano musica death metal non sono violente ma allegre

A prima impressione può sembrare che i testi delle canzoni death metal incitino al cannibalismo, alla morte e alla violenza in generale, ma lo studio condotto nel laboratorio musicale Macquarie University spiega esattamente il contrario. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Open Society della Royal Society.

Un professore di nome Bill Thompson, che insegna a Melbourne, in Australia, ha anche affermato che coloro che ascoltano il death metal sono persone simpatiche che non rappresentano alcun pericolo per la società. Lo studio è stato pubblicato dopo un’attenta analisi durata decenni.

Thompson spiega che ci sono persone a cui piacciono le canzoni tristi e che tuttavia non sono dello stesso stato d’animo. Lo stesso vale per il death metal: nonostante i testi sembrino crudi e senza cuore, in realtà non significa che i fans siano violenti. Per il test sono state reclutate 32 persone amanti della musica death metal e 48 non appassionate del genere. A tutti e 80 è stato chiesto di ascoltare questo genere musicale con la visualizzazione in contemporanea di alcune immagini.

L’obiettivo era analizzare come sarebbe cambiata la sensibilità di tutti e quanti di loro avessero notato che effettivamente si trovavano di fronte a delle scene di violenza. In più, sono state fatte ascoltare anche delle canzoni allegre e ogni occhio guardava un’immagine: una foto rappresentava violenza di vario genere e l’altra no.

Questo si chiama rivalità binoculare: se si mette di fronte ad un occhio una foto che ispira serenità e all’altro occhio una foto cruda, la persona tenderà a porre maggiore attenzione su quest’ultima. Dunque, se i fans del death metal fossero persone violente, non dovrebbero focalizzarsi sulla foto violenta, cosa che invece non è accaduta. La reazione è stata identica per entrambi i gruppi di persone.

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