Kanye West non ha dubbi: “Michael Jackson e Prince sono stati uccisi dalle case discografiche”

Quella di Kanye West è una vera e propria crociata contro le case discografiche: dopo aver pubblicato un video in cui ha urinato su uno dei suoi 21 Grammy, si è scagliato contro le società musicali, additandole per la morte di Jacko e Prince.

Kanye West non ha dubbi: “Michael Jackson e Prince sono stati uccisi dalle case discografiche”

Dopo aver avanzato la propria candidatura a Presidente degli Stati Uniti, Kanye West ha più recentemente fatto molto parlare di sé per via del video in cui ha urinato su uno dei suoi 21 Grammy conquistati nella sua carriera da rapper. 

Con il filmato che ha fatto il giro del web, il marito di Kim Kardashian oltre a mostrare tutto il proprio disprezzo verso un premio considerato l’oscar della musica, si è scagliato senza mezze misure contro le case discografiche, che oltre a schiavizzare gli artisti, piegano la loro volontà attraverso politiche e contratti dittatoriali

Dopo aver precisato che non pubblicherà nulla di nuovo fintantoché non avrà avuto modo di liberarsi dai suoi iniqui oltre che onerosi contratti discografici con Sony e Universal, l’artista si è definito al pari di Mosè, che così come la celebre guida del popolo ebraico, vuole muoversi spinto dall’intenzione di liberare i suoi colleghi dalla schiavitù che soffoca la loro creatività.

La crociata che ha deciso di intraprendere, ha infatti l’obiettivo di spezzare le catene che limitano il campo d’azione degli artisti, che devono essere in grado di gestire liberamente i diritti discografici e di sfruttamento musicale dei loro brani. Detto in altre parole, l’ingiustificato oltre che sproporzionato dominio delle società musicali deve presto aver fine. “Quando uno firma un contratto discografico, vende i propri diritti. Qualcun altro controlla dove viene diffusa la musica e quando viene riprodotta. Gli artisti non hanno nulla da fare se non accettare la fama, i tour e il merchandising” ha affermato ricordando di aver denunciato la EMI che dal 2003 gestisce i diritti delle sue canzoni. 

Questa asfissiante e lucrosa influenza, sarebbe alla base della scomparsa di due grandi star come Michael Jackson e Prince, uccisi non solo dalla presenza ingombrante delle società musicali, ma anche dalla cattiveria della stampa. In particolare ha ricordato che The King of Pop veniva soprannominato Jacko, in altre parole pazzo e svitato, “ma alla fine erano stati i giornali, i siti internet e i vari media a ucciderlo”. Il loro sacrificio non dovrebbe dunque cadere nel dimenticatoio, perché a ben vedere, “sono morti per far sì che noi potessimo vivere”.

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