Il ricordo di Franco Battiato: "Mi vanto di non essermi mai innamorato"

Il successo di Battiato come cantautore, compositore, musicista, regista e pittore stride con la sua vita sentimentale, tanto da essere stato accusato di misoginia.

Il ricordo di Franco Battiato: "Mi vanto di non essermi mai innamorato"

Il grande successo sulla scena del compianto Franco Battiato come cantautore, compositore, musicista, regista e pittore siciliano stride fortemente con la solitudine della sua dimensione umana, sentimentale e familiare, tanto da essere stato accusato di misoginia, e di  un conseguente atteggiamento di avversione e repulsione nei confronti delle donne, non avendo mai avuto una moglie, una compagna stabile o dei figli.

In alcune interviste del passato il maestro Battiato aveva dichiarato: Mi vanto di non essermi mai innamorato, anche se in realtà sono stato innamorato a sedici anni. Lei mi faceva tremare le gambe. Fu bello, perché finì lì. Un altro anno di quei tremori mi avrebbero ucciso” aggiungendo amaramente che considerava la passione come una malattia o una zavorra che trascina le persone verso il basso, ritenendo plausibile e generoso solo un’amore su un miliardo. 

Aveva confessato di non aver praticato la castità ma di aver preferito solo rapporti passeggeri, ricordando con ironia la ragazza che una volta aveva mangiato tutto lo yogurt che lui aveva comprato per sè, provocandogli la tentazione di tirarle una sedia addosso. Inoltre, aveva aggiunto che non avrebbe mai tollerato l’idea di dover programmare una serata di coppia, così come non avrebbe mai accettato di dover litigare per un dentifricio spostato.

Durante un viaggio in aereo con la cantante calabrese Loredana Bertè, la donna, accorgendosi che Battiato stava indugiando con lo sguardo sul suo dècolletè, alzò di colpo il maglione lasciandogli guardare il seno, ricevendo in cambio dei complimenti lusinghieri e ammettendo divertito che avrebbe voluto in quel momento degli specchietti retrovisori puntati sui passeggeri.

Forse, più semplicemente, non aveva saputo riconoscere l’anima gemella, timoroso di lasciarsi andare e di dover perdere la sua libertà, ma era molto legato alla nipote Cristina e ai suoi figli, con cui trascorreva le vacanze, figlia del fratello Michele, e sua unica erede.

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