Il manager di Toto Cutugno: "Partiremo per l’Ucraina"

Il manager di Toto Cutugno, intervistato a "Storie Italiane", il programma di Rai1 condotto da Eleonora Daniele, conferma la presenza del suo assistito per il concerto a Kiev del 23 marzo, nonostante il cantante sia stato considerato indesiderato in Ucraina.

Il manager di Toto Cutugno: "Partiremo per l’Ucraina"

Dopo Al Bano Carrisi, anche Toto Cutugno potrebbe essere inserito nella “black list” come minaccia nazionale in Ucraina. Un gruppo di deputati, infatti, avrebbe avanzato la richiesta al capo dei servizi di sicurezza nazionale, Vasily Gritsak, di precludere l’ingresso in Paese all’autore nato a Tendola, accusato di aver assunto posizioni filorusse in passato.

Pochi giorni fa, Toto Cutugno ha annunciato, con un post sul suo profilo Facebook, il concerto nella capitale ucraina, Kiev, presso il “Palazzo Nazionale delle Arti “Ukraina” insieme all’orchestra sinfonica Lords of the Sound. A causa di queste accuse, però, il tutto potrebbe saltare, anche se è in sold out da ben due mesi con 4 mila biglietti venduti.

Le parole del suo manager

Attualmente la situazione per il cantante toscano resta molto delicata. Cutugno, dopo aver detto la sua ai microfoni dell’Ansa, mostrando il suo dispiacere per quello che sta accadendo, ha voluto far parlare il suo manager. Quest’ultimo, infatti, in collegamento telefonico con Eleonora Daniele nella trasmissione “Storie Italiane” di Rai1, ha spiegato la situazione sul suo assistito.

Il manager, in questa intervista, ha affermato la presenza di Toto Cutugno in Ucraina per il 23 marzo: “Quattro mila biglietti venduti, il Palazzo Ucraina è il teatro più grande: ci aspettano 4 mila persone, il concerto è sold out da due mesi. Noi partiamo comunque, poi quel che succederà in aeroporto non lo sappiamo“.

Ha aggiunto poi che non esiste nessuna reale restrizione all’artista Toto Cutugno, che il cantante non è inserito in alcuna ufficiale lista nera. Esiste solo una richiesta da parte di un deputato del Parlamento ucraino che chiede di limitargli e impedirgli l’accesso in occasione del suo concerto, in quanto considerato filorusso. È quindi possibile partire, perché non è previsto nessun visto, ma non sanno se sarà permesso loro di tornare indietro.

Il cantante, proprio come ha deciso di fare Al Bano, vuole denunciare il tutto alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, perché quella che sta subendo è un’ingiustizia che sta solamente sporcando la sua immagine.

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