Céline Dion è stata costretta a rimandare o cancellare le date del suo tour europeo, previsto per il prossimo anno con 8 concerti, tra cui uno a Lucca in Italia. Ad annunciarlo è stata la stessa artista canadese, che ha rivelato che la decisione è stata presa in seguito alla diagnosi di una malattia neurologica molto rara.
Céline ha rivelato giovedì mattina che le è stata diagnosticata la sindrome della persona rigida, detta anche sindrome dell’uomo rigido, una malattia neurologica progressiva, rara ed incurabile che colpisce il sistema nervoso centrale, e può causare dolorosi spasmi muscolari debilitanti e rigidità che colpisce inizialmente torace ed anche.
In un video, pubblicato sul suo account Instagram sia in inglese che in francese, la cantante ha affermato in lacrime che le sue condizioni l’avrebbero costretta a posticipare e cancellare una serie di imminenti date dei concerti. “Ho a che fare con problemi di salute da molto tempo, ed è stato davvero difficile per me affrontare queste sfide e parlare di tutto quello che ho passato“, ha scritto la Dion nella didascalia del post, aggiungendo di non poter ricominciare il tour europeo a Febbraio.
“Recentemente, mi è stata diagnosticata una condizione neurologica molto rara chiamata sindrome della persona rigida, che colpisce circa una persona su un milione“, ha detto la 54enne nel suo video. “Anche se stiamo ancora imparando a conoscere questa rara condizione, ora sappiamo che questo è ciò che ha causato tutti gli spasmi che ho avuto“. Purtroppo, scrive Céline, questi spasmi sono arrivati ad influenzare tutti gli aspetti della sua vita quotidiana, impedendole a volte di camminare senza difficoltà e non consentendole di poter usare le sue corde vocali “per cantare come sono abituata.”
La cantante di “My Heart Will Go On”, madre di René-Charles di 21 anni, e dei gemelli di 11 anni Nelson e Eddy avuti dal suo defunto marito René Angélil, ha affermato di avere “una grande squadra di medici che lavorano al mio fianco per aiutarmi, ed i miei preziosi figli che mi sostengono e mi danno speranza“.