I Finley: a 15 anni dal loro esordio sono più attivi che mai

Il gruppo italiano dei Finley, molti anni dopo il loro primo successo, è ancora attivo.Il 27 Dicembre ha suonato in uno dei club più famosi d'Italia e la risposta del pubblico è stata incredibile.

I Finley: a 15 anni dal loro esordio sono più attivi che mai

Ricordate i Finley? Quei quattro ragazzi della provincia di Milano che dai primi anni 2000 hanno costituito un punto di riferimento tra le generazioni dei più giovani? Forse con “Tutto è possibile”, oppure “Adrenalina”, qualcosa nella vostra memoria scatta. Un fenomeno vero e proprio nato tra i banchi del liceo. Pedro, alla voce, insieme a Ka alla chitarra, a Ste al basso e a Dani alla batteria hanno incantato per anni orde di ragazzine e non solo.

Ma che fine hanno fatto i Finley oggi? Cantano ancora oppure hanno deciso di dedicarsi ad altro? La scorsa settimana, precisamente il 27 dicembre 2019, i Finley hanno suonato al Bloom di Mezzago, storico locale della Brianza che ha ospitato alcune tra le band più famose della scena musicale rock. Tra cui i Nirvana nel 1991 e i Green Day nel 1994.

Questo concerto ha rappresentato per molti un evento più unico che raro. La formazione ad oggi è leggermente variata poichè al basso non è piu presente Ste, ma bensì Ivan, che dal 2010 accompagna gli altri tre componenti della band nei loro tour. L’atmosfera durante la serata al Bloom era davvero particolare. Il pubblico apparteneva pressapooco tutto alla stessa generazione, si spaziava dai 22 anni fino ai 30. Insomma, tutti coloro che durante gli anni d’oro dei Finely erano nel periodo di preadolescenza e adoloscenza.

Il gruppo è più attivo che mai e ha appena inciso e pubblicato un nuovo singolo che si può trovare su tutte le piattaforme di streaming, dal titolo “Santa Claustrofobia”. Un brano che esorcizza il Natale e racconta di come le feste siano più un peso che un divertimento. Ed è con questo ultimo singolo che i Finley aprono il loro concerto. Pedro ha, fin dalla prima nota, dimostrato quanto quel palco volesse mangiarselo, quanto per loro quella serata fosse una celebrazione della loro arte e della loro musica.

Durante la serata si sono alternate canzoni di vecchia data come “Adrenalina”, “Diventerai una star”, “Fumo e cenere”. Tra i singoli cantati era presente anche “Ricordi”, il brano che la band ha portato al Festival di Sanremo nel 2008 e con il quale si è classificata al quinto posto. Pedro, che ancora si emoziona al ricordo di quel Festival, ha  raccontato come per loro salire su quel palco sia stato dimostrare che da qualche parte erano arrivati. Ha raccontato come i loro genitori per la prima volta si fossero davvero resi conto che i loro figli erano dei cantanti veri.

Altro momento di grande emozione nel corso della serata, è stato rappresentato dal brano “San Diego”, scritto dal frontman Pedro per il figlio Diego nato da poco. Non solo Pedro, ma anche Ka è diventato papà qualche anno fa. Insomma, quei ragazzini sbarbati di dieci anni fa ora sono degli uomini con mogli e figli al seguito, ma che non rinunciano (e probabilmente mai lo faranno) al loro pubblico, a scaldare le folle, a emozionarsi guardando chi canta le loro canzoni a memoria dall’inizio alla fine.

Prima di concludere la serata, Pedro, ha lanciato un messaggio di positività dicendo che nella vita, se lo vuoi, tutto è possibile. E con il singolo che li ha resi celebri nel 2005, “Tutto è possibile”, i Finley hanno conlcuso il concerto al Bloom di Mezzago. Una serata a dir poco carica di ricordi ed emozioni. Per un momento, è stato come avere ancora 13 anni e tornare a quei momenti spensierati in cui le loro canzoni scorrevano in loop nelle cuffiette degli MP3.

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