Gigi D’Alessio gonfia il petto: "Io ho dato lavoro agli italiani!"

Gigi D'Alessio si è recentemente difeso dalle critiche sui suoi investimenti fallimentari, accusando i giornalisti di "sciacallaggio mediatico" ed affermando che, grazie a lui, molti italiani hanno potuto lavorare.

Gigi D’Alessio gonfia il petto: "Io ho dato lavoro agli italiani!"

Gigi D’Alessio contro tutti: il celebre cantautore, icona della musica neomelodica napoletana, si è recentemente scagliato contro i giornalisti in seguito agli articoli – a suo dire denigratori – usciti in merito alla sua precaria situazione finanziaria.

Il cantante partenopeo aveva infatti confessato di avere subito ingenti perdite dal punto di vista pecuniario, situazione che si sarebbe verificata a causa di numerosi investimenti falliti. Ma ciò che a Gigi D’Alessio non è proprio andato giù sono state le seguenti (inevitabili) speculazioni riguardanti le sue difficoltà finanziarie, percepite come un attacco gratuito da parte del diretto interessato.

L’ingiusto sciacallaggio mediatico che sto subendo è dovuto al fatto di essere stato accompagnato in investimenti sbagliati” ha reso noto il cantautore, il quale ha poi tenuto a precisare che il ridimensionamento erariale subito sia molto più soft da quello ipotizzato dalla stampa.

Gli investimenti fallimentari non sono stati però l’unica ragione per il quale Gigi D’Alessio si è visto sfumare milioni di euro: anche i mutui contratti con le banche, a suo dire, sono stati una delle cause principali del fallimento delle sue operazioni economiche.

Tuttavia “non per questo chiunque lo faccia viene crocefisso come accaduto a me” ha lamentato il cantante, secondo il quale gli sarebbe stato riservato un trattamento di sfavore da parte della stampa, mentre altri “facoltosi perdenti” sarebbero stati trattati con maggiori riguardi. Ed alle critiche di chi lo deride per le sue perdite, Gigi D’Alessio ha risposto così:

Vorrei ricordare che il lavoro è creato dall’impresa ed io, pur esponendomi ai rischi che ciò comporta, ho comunque creato lavoro per tante persone nell’indotto delle mie attività“. L’ultima, avvelenata invettiva del neomelodico napoletano è dedicata infine al sindaco di Torino Raffaele Bianco, reo – a dire di D’Alessio – di avergli revocato l’invito ad esibirsi in occasione della Festa dell’Unità del 3 settembre 2016 proprio a causa della situazione difficile in cui lo sventurato cantautore si trova in questio perido.

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