Gianluca Grignani contro i media italiani: "Istigano al suicidio"

Gianluca Grignani è tornato a parlare dopo il concerto interrotto in quel di Borgetto e le conseguenti scuse, puntando il dito sui media italiani: "Fanno di tutto per spingerti al suicidio".

Gianluca Grignani contro i media italiani: "Istigano al suicidio"

Gianluca Grignani contro i media italiani, la guerra continua. Il cantante milanese si è scagliato contro la stampa nostrana dopo la querelle relativa al concerto annullato a Borgetto (Palermo), interrotto dallo stesso cantante proprio nel corso della performance a causa dell’ingresso di una ballerina.

L’artista si era successivamente scusato con la comunità locale in seguito all’episodio, ma ora è tornato alla carica riservando parole al vetriolo per i giornalisti. Stando all’opinione dell’artista infatti: “Il gioco che fanno i media in Italia sta diventando ridicolo“.

L’allusione è rivolta chiaramente al trattamento riservatogli dalla stampa, molte volte attenta ad enfatizzare gli scandali pur di fare del semplice sensazionalismo, piuttosto che a riportare i fatti in maniera acritica. Tant’è che lo stesso Gianluca Grignani ha ribadito con durezza: “Mi hanno fatto morire tante volte, ma un poeta diceva che gli eroi muoiono solo una volta, tutte le altre volte si rialzano“.

Preferisco non stare dietro alle cazzate che certe volte vengono fuori – ha continuato il cantanteevito anche di rispondere […] Sono un uomo forte e certe cose non mi toccano“. Ma la denuncia vera, pesante, è quella che arriva subito dopo: “Altre persone però avrebbero potuto sentirsi quasi istigate al suicidio: i media devono stare attenti” a quello che scrivono.

Gianluca Grignani ha quindi paragonato la parola ad una spadain grado di tagliarti in due“, spiegando che se fosse stato caratterialmente più debole, probabilmente avrebbe anche potuto prendere la decisione di farla finita in seguito ad alcune accuse mosse a suo carico da parte dei media italiani. Il cantante milanese insomma non ha usato mezze misure per definire la propria situazione, chiarendo una volta di più che la pressione e l’oppressione mediatica siano alcune delle armi intimamente e psicologicamente più devastanti che possano essere scatenate contro una persona.

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