Francesca Michielin con il suo nuovo singolo trascina tutti in “Bolivia” portando l’attenzione verso l’umanità

"Bolivia" è il nuovo singolo della strepitosa cantante Francesca Michielin, estratto dall'album "2640", che racconta con grande attenzione le problematiche che lacerano la società di fronte al perbenismo e all'indifferenza di molti osservatori.

Francesca Michielin con il suo nuovo singolo trascina tutti in “Bolivia” portando l’attenzione verso l’umanità

Dopo il grandissimo successo di “Vulcano” e “Io non abito al mare”, Francesca Michielin è tornata a cavalcare l’onda del successo con il suo nuovo singolo intitolato “Bolivia” che è la seconda traccia dell’album “2640”.  La carismatica cantante a da qualche tempo intrapreso un nuovo cammino artistico costituito dall’amore per la natura e per il viaggio che arricchiscono sempre l’animo delle persone che decidono di intraprendere una lunga avventura. 

Francesca è sempre stata attratta dalle diverse culture e dalle bellezze di distinti Paesi e proprio questa passione ha generato il sorgere di questo suo ultimo singolo. In realtà la scelta di intitolarlo “Bolivia” è stata dettata dalla voglia di descrivere e raccontare le difficoltà dell’America del Sud, di cui i giornali ne parlano poco nonostante lo stretto rapporto delle loro problematiche con il resto del mondo.

Il testo di Bolivia si presenta come un manifesto politico, seguito da una fluida sfumatura sentimentale, in quanto con grande sensibilità racconta i dolori di una società fortemente sofferente. Con un’enorme determinazione il brano critica il perbenismo e la superficialità di chi tenta di affrontare e risolvere determinate problematiche occultando il loro vero volto solo per non mettere in discussione il loro egoismo. 

In una lunga intervista la giovane cantante ha raccontato le origini del brano, partendo proprio dai primi passi essenziali per la nascita di “Bolivia”: “In realtà la canzone non parla di me, anzi: voleva essere una critica. Molte persone che mi è capitato di conoscere inseguono il cambiamento, vorrebbero scappare in posti esotici e remoti, magari con l’idea di vivere una vita più genuina e fare la differenza. Ma non si rendono conto che spesso il primo problema da risolvere è dentro di loro”.

Questo lodevole lavoro discografico ha un “volto d’inchiesta”, ovvero tenta attraverso la potenza della musica di scuotere gli animi degli ascoltatori e di provare a fare riflettere il vasto pubblico su tematiche molto delicate e importanti che riguardano non sola la Bolivia ma moltissimi altri Paesi che attratti dal denaro dimenticano quei principi veramente importanti che diventano valori inestimabili. A proposito la stessa cantante a preso una posizione precisa e ha dichiarato: “La Bolivia è uno dei più grandi produttori di quei cibi consumati da chi vuole fare una vita “sana” e “etica”, tipo l’avocado, la quinoa, le noci del Brasile. Diventando dei prodotti di massa stanno rivoluzionando drammaticamente l’ambiente e l’economia locale. Volevo accendere una lampadina su un certo atteggiamento, quello di chi vuole cambiare se stesso e salvare il mondo solo per facciata, per comodo, o per poter dire che lo sta facendo. Ignorando le conseguenze”.

Il videoclip del singolo è stato curato da Giacomo Triglia ed è caratterizzato da scene che hanno un grande significato allegorico che mettono in contrasto: amore e violenza, ricchezza e sfruttamento, povertà e spreco; e moltissimi altri aspetti che racchiudono l’essenza dell’umanità. Il filmato è già presente su canale ufficiale dell’artista su YouTube dove ha totalizzato moltissime visualizzazioni e tanti commenti di elogio e stima verso la cantante che riesce in ogni singolo pezzo a entrare con dolcezza nei cuori di tutti gli ascoltatori.

Continua a leggere su Fidelity News